I risultati dettagliati dello studio CONFIRM presentati al meeting annuale 2012 dell’American Academy of Neurology

I risultati positivi dello studio CONFIRM – il secondo trial clinico di fase 3 teso a valutare il BG-12 (dimetilfumarato), somministrato per via orale, in soggetti affetti da Sclerosi Multipla Recidivante Remittente (SMRR) – sono stati divulgati in dettaglio in tre presentazioni durante il 64° meeting annuale dell’American Academy of Neurology (AAN) appena conclusosi a New Orleans.

L’ampia serie di dati clinici e radiologici raccolti nello studio CONFIRM dimostrano l’efficacia di BG-12, così come un profilo favorevole di sicurezza e tollerabilità. Questi dati - così come quelli dello studio DEFINE, il primo trial clinico di fase 3 su BG-12 - sono stati inclusi nel dossier registrativo inviato alle autorità regolatorie americana ed europea all’inizio di quest’anno.

“I risultati dello studio CONFIRM vanno a completare, confermandolo, il profilo che ha caratterizzato BG-12 per tutto il suo sviluppo clinico: ora disponiamo di solidi dati provenienti da due studi registrativi mondiali, di fase 3, controllati verso placebo, che hanno visto coinvolti più di 2.600 pazienti affetti da Sclerosi Multipla (SM)” ha dichiarato Douglas E. Williams, Ph.D., vice presidente esecutivo della Ricerca e Sviluppo di Biogen Idec, produttrice del farmaco. “Se approvato dalle autorità regolatorie, noi crediamo che BG-12 possa rappresentare una nuova importante opzione terapeutica orale per i pazienti affetti da SM.”

Lo studio CONFIRM è un trial clinico condotto a livello mondiale, randomizzato, in doppio cieco, controllato verso placebo, volto a determinare l’efficacia e la sicurezza di 240 mg di BG-12, somministrati due volte al giorno (BID) o tre volte al giorno (TID), in pazienti con SMRR. Lo studio ha incluso il glatiramer acetato (GA; 20 mg iniezioni sottocutanee giornaliere) come farmaco comparatore di riferimento. Entrambi i trattamenti attivi sono stati confrontati con placebo.
BG-12 ha raggiunto l’endpoint primario dello studio CONFIRM riducendo in modo significativo, rispetto al placebo, il tasso annualizzato di ricadute (ARR) del 44 per cento nel caso della dose BID e del 51 per cento per la dose TID (p<0,0001 per  entrambi i dosaggi) in un periodo di due anni. GA ha ridotto l’ARR del 29 per cento rispetto al placebo (p=0,0128) in un periodo di due anni.

Il farmaco ha soddisfatto l’endpoint clinico secondario sulle ricadute mostrando una significativa riduzione rispetto al placebo della proporzione di pazienti che hanno presentato ricadute a due anni del 34 per cento per la dose BID (p=0,0020) e del 45 per cento per la dose TID (p<0.0001). GA ha portato a una riduzione del 29 per cento (p=0,0097) nella proporzione di pazienti con ricadute nel confronto con il placebo nello stesso periodo di tempo.
In una coorte di pazienti, BG-12 ha inoltre raggiunto gli endpoint di risonanza magnetica (MRI), dimostrando un effetto significativo sulle lesioni cerebrali tipiche dell’SM.

Una riduzione nel numero di nuove lesioni cerebrali si è evidenziata entro il primo anno di trattamento e si è mantenuta per tutta la durata dello studio. A due anni versus placebo:
·         BG-12 ha ridotto il numero di lesioni iperintense in T2 nuove o più estese (endpoint secondario) del 71 per cento per la dose BID (p<0,0001) e del 73 per cento per la dose TID (p<0,0001), mentre GA ha portato a una riduzione del 54 per cento (p<0,0001).
·         BG-12 ha ridotto il numero di nuove lesioni ipointense in T1, non captanti, (endpoint secondario) del 57 per cento per la dose BID (p<0,0001) e del 65 per cento per la dose TID (p<0,0001), mentre GA ha portato ad una riduzione del 41 per cento(p=0,0021).
·         BG-12 ha ridotto la probabilità di avere più lesioni gadolinio positive (Gd+) (endpoint terziario) del 74 per cento per la dose BID (p<0,0001) e del 65 per cento per la dose TID (p=0,0001), mentre GA ha portato al 61 per cento di riduzione (p=0,0003).

“Finché non si troverà una cura per l’SM, c’è bisogno di nuove terapie indirizzate al trattamento di questa patologia disabilitante ” ha detto Robert J. Fox, direttore medico del Mellen Center for Multiple Sclerosis alla Cleveland Clinic e “principal investigator” dello studio CONFIRM. “I solidi risultati di efficacia e sicurezza che abbiamo osservato nello studio CONFIRM suggeriscono che BG-12 potrebbe rappresentare una positiva opzione terapeutica che va ad aggiungersi all’attuale paradigma di trattamento nell’SM.”  

I risultati dello studio CONFIRM hanno inoltre mostrato che BG-12 ha ridotto il rischio di progressione di disabilità, confermata a 12 settimane, misurata a due anni, sulla base della scala di valutazione EDSS (Expanded Disability Severity Scale), del 21 per cento per la dose BID (p=0,2536) e del 24% per la dose TID (p=0,2041) versus placebo, mentre GA ha ridotto il rischio di progressione di disabilità del 7 per cento (p=0,7036).

Per info: www.biogenidec.com.

 

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