Sulla rivista specializzata "Multiple Sclerosis" sono stati pubblicati i risultati di un’analisi "post-hoc" dei dati ricavati da uno studio clinico di Fase II, denominato SELECT, condotto allo scopo di valutare la sicurezza e l'efficacia di “daclizumab high-yield process” (DAC HYP) nel trattamento di pazienti affetti da sclerosi multipla recidivante-remittente (SMRR). Da tale analisi emergerebbe come, dopo un anno di trattamento a base di DAC HYP, il farmaco sia stato in grado di arrestare l'attività della malattia in una percentuale di pazienti significativamente maggiore rispetto al placebo.

La sclerosi multipla recidivante-remittente rappresenta una delle quattro forme di sclerosi multipla riconosciute a livello internazionale. La patologia è caratterizzata da continue ricadute, durante le quali possono riacutizzarsi vecchi sintomi o comparirne di nuovi. Ad ognuno di questi attacchi ben definiti segue un periodo di remissione, durante il quale la malattia non progredisce e il paziente può mostrare un recupero parziale o totale. In circa l'85% dei casi, la SMRR costituisce la fase d'esordio della sclerosi multipla vera e propria.

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