Grande partecipazione a Barcellona per la presentazione dei nuovi dati sul nuovo farmaco nei tre studi clinici, per i quali Roche ha investito una cifra intorno al miliardo di dollari
BARCELLONA (SPAGNA) – Entusiasmo e speranza: la molecola ocrelizumab ha catalizzato l’attenzione del 31esimo Congresso dell’ECTRIMS (European Committee for Treatment and Research in Multiple Sclerosis), che si è svolto dal 7 al 10 ottobre a Barcellona. L’evento più atteso, la presentazione dei dati sul farmaco sviluppato da Roche, ha riempito l’auditorium del CCIB di Barcellona (3.140 posti), e per l’enorme partecipazione è stato necessario trasmettere l’evento in contemporanea in una seconda sala.
Al termine della conferenza, sia l’azienda farmaceutica di Basilea che numerosi esperti di sclerosi multipla hanno commentato i risultati dei tre studi di fase III (OPERA I e II, e ORATORIO), per realizzare i quali Roche ha investito una cifra che si aggira intorno al miliardo di dollari.
“Gli ultimi risultati su ocrelizumab sono per noi fonte di grande soddisfazione e rappresentano una conferma dell’impegno di Roche nella ricerca”, ha sottolineato Maurizio de Cicco, Amministratore Delegato Roche S.p.A. “La nostra è un’azienda che investe in Italia oltre 30 milioni di euro in ricerca e sviluppo e conta più di 200 studi clinici in corso, concentrandosi lì dove ritiene di poter apportare un reale e significativo cambiamento alla qualità di vita dei pazienti. Con questa convinzione abbiamo contribuito a cambiare il corso di gravi forme neoplastiche e con la stessa determinazione ci stiamo impegnando nell’area del sistema nervoso centrale, dove possiamo contare su una delle pipeline più ricche e promettenti del settore. Un impegno che oggi ci porta ad accogliere con grande orgoglio gli importanti risultati di ocrelizumab, che potrebbe rappresentare una nuova era nel trattamento della sclerosi multipla, andando a colmare bisogni ad oggi ancora insoddisfatti”.
“I risultati di questi tre studi cardine possono trasformare la terapia della sclerosi multipla” ha aggiunto Sandra Horning, Chief Medical Officer e Responsabile Mondiale Sviluppo Prodotto di Roche. “Ocrelizumab è il primo farmaco sperimentale a ridurre in maniera significativa la progressione della disabilità sia nella sclerosi multipla recidivante che in quella primariamente progressiva. Quest’ultima è una forma per cui, ad oggi, non esistono farmaci approvati per il suo trattamento. Siamo desiderosi di iniziare la collaborazione con le autorità regolatorie per rendere disponibile quanto prima questo farmaco sperimentale a medici e pazienti”.
“Questi risultati ridefiniscono le nostre conoscenze sulla sclerosi multipla, evidenziando il ruolo centrale dei linfociti B” ha commentato il Prof. Stephen Hauser, Presidente del Comitato Direttivo Scientifico degli studi OPERA e Presidente del Dipartimento di Neurologia presso la San Francisco School of Medicine, Università della California. “I risultati possono inoltre incoraggiare chi si occupa di sclerosi multipla a trattare questa malattia più precocemente. Attualmente, infatti, molti medici riservano alle fasi più avanzate di malattia le terapie che ritengono essere altamente efficaci. I pazienti e i loro medici hanno bisogno di nuove opzioni terapeutiche che si dimostrino più efficaci del trattamento con interferone, uno standard terapeutico, ma con un profilo di sicurezza simile”.
“Questo è un momento importante per le persone con sclerosi multipla e per chi le ha in cura”, ha dichiarato il Prof. Xavier Montalban, Presidente dell’ECTRIMS, Presidente del Comitato Direttivo Scientifico dello studio ORATORIO e Professore di Neurologia e Neuroimmunologia dell’Ospedale Universitario e Centro di Ricerca Vall d’Hebron di Barcellona. “Per decenni, trial dopo trial, nessuna terapia valutata nelle persone con sclerosi multipla primariamente progressiva ha mostrato alcun beneficio. Oggi, per la prima volta, disponiamo, per chi soffre di questa forma invalidante della malattia, dei risultati positivi di uno studio di fase III”.
“Quella che arriva da ECTRIMS è una notizia incoraggiante, perché apre una nuova prospettiva di trattamento anche per le persone con sclerosi multipla progressiva”, ha spiegato Mario Alberto Battaglia, presidente di FISM, la Fondazione di AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla). “Ogni passo avanti nella ricerca, in particolare quella che sperimenta l’utilizzo di nuovi farmaci, anche se per brevi periodi e per poche persone – ha aggiunto Battaglia – contribuisce ad aumentare la conoscenza sulla malattia e soprattutto ad aprire strade nuove che valgono non solo per il singolo trattamento, ma per tutta la ricerca scientifica impegnata a trovare le risposte che ancora mancano per le forme progressive di sclerosi multipla”.
“Sarà importante – ha affermato inoltre Alan Thompson, presidente del comitato scientifico della Progressive Multiple Sclerosis Alliance (PMSA), di cui AISM è stata tra i primi promotori – avere conferma in un tempo più prolungato della sicurezza e dell’efficacia del trattamento”. “AISM – ha concluso Battaglia – è in prima fila a favore delle ricerche promosse e finanziate dalla PMSA, e punta a dare risposte a 360 gradi tanto per la conoscenza come per la terapia della sclerosi multipla progressiva, sia nella forma primaria che in quella secondaria. Più di un milione di persone al mondo colpite da una forma di sclerosi multipla progressiva guardano con forte attesa a questo impegno delle associazioni di tutto il mondo per dare concretezza alla speranza di curarsi e vivere finalmente libere dalla malattia”.
Roche intende inoltrare la richiesta di autorizzazione all’immissione in commercio per ocrelizumab sia per la sclerosi multipla recidivante sia per la forma primariamente progressiva. Il dossier con i risultati ottenuti negli studi OPERA I e II e nello studio ORATORIO verranno inoltrati alle autorità regolatorie dei vari paesi del mondo all’inizio del 2016.
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