Il codice di esenzione della sclerosi multipla è 046 (Malattie croniche).

L’Associazione CCSVI nella Sclerosi Multipla Onlus rinnova il suo impegno a favore della ricerca e dei malati di Sclerosi multipla e Insufficienza Venosa Cronica Cerebrospinale, celebrando dal primo all’8 maggio,  in tutta Italia, la seconda edizione della ‘Settimana della consapevolezza sulla CCSVI’.

Cambridge, Mass. – Sanofi Genzyme, la divisione di Sanofi specializzata in numerose aree terapeutiche tra cui le malattie rare e la sclerosi multipla, annuncia che saranno presentati al 68° meeting annuale della American Academy of Neurology (AAN), nuovi risultati sull’atrofia cerebrale emersi da un trial clinico in corso con alemtuzumab. Saranno anche resi noti nuovi dati di uno studio esplorativo che dimostrano l’impatto di alemtuzumab sulle fibre nervose retiniche.

 

La terapia continua a dimostrare benefici superiori rispetto ai comparatori, sia sull'attività che sulla progressione della malattia

MONZA – Roche ha presentato una nuova serie di dati ottenuti da tre studi clinici di Fase III sul farmaco sperimentale ocrelizumab, sviluppato per il trattamento della sclerosi multipla (SM). Le analisi relative ai risultati di questi studi verranno illustrate in occasione del 68° convegno annuale dell'American Academy of Neurology (AAN), in corso a Vancouver (Canada) dal 15 al 21 aprile, ed evidenziano la superiore efficacia di ocrelizumab in confronto ad interferone beta-1a nella sclerosi multipla recidivante-remittente (SM-RR), e rispetto a placebo nella sclerosi multipla primariamente progressiva (SM-PP).

La scarsa aderenza al trattamento rappresenta un aspetto cruciale della gestione della sclerosi multipla, perché provoca conseguenze molto importanti e porta ad un aumentato tasso di recidive, oltre che ad un incremento del rischio di ricoveri, con un maggiore utilizzo delle risorse sanitarie (Lugaresi et al. 2014). Infatti, sebbene i più comuni farmaci modificanti la malattia  si siano dimostrati efficaci, sicuri e tollerabili, il successo terapeutico è imprescindibile dall'aderenza del paziente nel lungo termine. Spesso la scarsa aderenza è dovuta alla dimenticanza, che in alcuni casi può essere causata da danno cognitivo, ma è la riduzione delle capacità motorie fini legata alla progressione della malattia ad essere uno dei fattori che può complicare l'auto-iniezione del farmaco e favorire la non-aderenza. Altri motivi comuni di scarsa aderenza possono essere l'ansia e la stanchezza legate all'iniezione, l'insufficiente efficacia, la depressione, le reazioni al sito d'iniezione, i sintomi simil-influenzali (Weller et al. 2015)

I pazienti affetti da sclerosi multipla (SM) con un uso più prolungato e continuo di natalizumab avrebbero un minor numero di ricadute e rimarrebbero stabili nella loro stato di disabilità. Inoltre, non si rileverebbe alcuna differenza di accumulo di carico di lesioni o di sviluppo di atrofia cerebrale in relazione alla durata dell'uso natalizumab. Lo sostiene un nuovo studio prospettico della durata di 5 anni - pubblicato online sull’European Journal of Neurology - in linea con precedenti rapporti.

La scoperta, condotta da un gruppo di studiosi dell’Università degli Studi di Milano e cofinanziato da FISM, apre la strada a nuove strategie terapeutiche

Milano – E’ stato pubblicato su Cell Signalling uno studio che ha identificato un nuovo comportamento promiscuo di GPR17, un recettore capace di contrastare la perdita di mielina nel sistema nervoso centrale.
 In questo lavoro, svolto dall’Università degli Studi di Milano e cofinanziato dalla Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (FISM), i ricercatori hanno identificato un meccanismo comune che collega GPR17 e il recettore per le chemochine CXCR4, mostrando per la prima volta che SDF-1, ligando specifico di CXCR4, è in grado di attivare in modo promiscuo anche GPR17. L’osservazione spiega il ruolo chiave di GPR17, capace di rispondere a differenti segnali, tra cui quelli infiammatori come SDF-1, che sono una componente rilevante di numerose malattie neurodegenerative, tra cui la sclerosi multipla.

Riparte ‘Io Non Sclero’, la campagna di informazione sulla Sclerosi Multipla promossa dall’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda), con il patrocinio della Società Italiana di Neurologia e in collaborazione con Biogen.

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