Il bisturi avrebbe effetti migliori dei farmaci. La ricerca su 60 pazienti romani è durata due anni
Promozione a pieni voti per il bisturi anti-diabete. La chirurgia bariatrica, che sono tutta quella serie di interventi noti come chirurgia anti obesità, supera infatti di gran lunga i risultati della terapia medica standard per il trattamento delle forme gravi di diabete di tipo 2. Lo rivela il primo studio di questo tipo pubblicato sul New England Journal of Medicine, firmato da un team italo-americano.
I ricercatori dell'Università Cattolica-Policlinico Gemelli di Roma e del New York Presbyterian-Weill Cornell Medical Center (Usa) hanno scoperto, grazie a un confronto tra i due approcci durato due anni, che la chirurgia bariatrica supera notevolmente il trattamento medico standard, quanto a risultati. Gli autori riferiscono che la maggior parte dei pazienti sottoposti a chirurgia bariatrica è stata in grado di interrompere tutti i farmaci per il diabete e di mantenere la remissione della malattia per il periodo di due anni di studio, cosa che non ha fatto nessuno dei malati assegnati - nel trial randomizzato - al trattamento standard.
“Anche se la chirurgia bariatrica è stata inizialmente concepita come un trattamento per la perdita di peso, è ormai chiaro che è un ottimo approccio per il trattamento del diabete e delle malattie metaboliche”, evidenzia Francesco Rubino, direttore del Centro di Chirurgia metabolica e diabete al New York-Presbyterian-Weill Cornell Medical Center, autore senior dello studio. Un elemento importante, dal momento che è particolarmente impegnativo trattare pazienti obesi che hanno diabete di tipo 2, perchè la terapia con insulina e altri farmaci ipoglicemizzanti spesso causa un ulteriore guadagno di peso. In questo studio, la maggior parte dei pazienti sottoposti all'intervento ha manifestato miglioramenti nei livelli di zucchero nel sangue, diminuzione del colesterolo totale e dei trigliceridi, e il miglioramento delle concentrazioni di colesterolo Hdl. I dati clinici suggeriscono che la chirurgia bariatrica anti-diabete possa ridurre, al contempo, anche il rischio cardiovascolare. “La capacità unica di questo intervento chirurgico di migliorare i livelli di zucchero nel sangue e quelli di colesterolo, riducendo il peso, ne fa un metodo ideale per i pazienti obesi con diabete di tipo 2”, fa eco Geltrude Mingrone, capo della Divisione di Obesità e malattie metaboliche della Cattolica di Roma.
Si stima che l'8,3 per cento della popolazione mondiale soffre di diabete di tipo 2, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, un dato destinato ad aumentare al 9,9 per cento entro il 2030. Ben il 23 per cento dei pazienti con obesità patologica, inoltre, ha anche diabete di tipo 2. Studi precedenti, ricordano i ricercatori, hanno suggerito che la chirurgia bariatrica può essere un approccio utile ai pazienti obesi con diabete. Nonostante i potenziali vantaggi, tuttavia, l'accesso all'intervento chirurgico è ancora molto limitato. Gli autori sperano che il loro studio contribuisca a cambiare le cose e soprattutto la percezione della chirurgia bariatrica nel trattamento del diabete. La ricerca è stata finanziata dall'Università Cattolica di Roma.
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