Milano – Contenere la spesa pubblica, assicurando comunque ad ogni paziente le cure più efficaci, è una delle grandi sfide che la sanità pubblica oggi deve affrontare: una sfida che coinvolge anche le malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI), la cui incidenza e prevalenza nel mondo è aumentata di circa 20 volte negli ultimi 10 anni. Il ricorso ai farmaci biosimilari può rappresentare un’opzione “cost-effective”, in grado di contribuire alla sostenibilità del sistema sanitario senza rinunciare alla qualità delle terapie.

Milano - IBSA annuncia la concessione da parte dell’FDA, l’agenzia regolatoria americana per i farmaci, dell’autorizzazione all’immissione in commercio (NDA, New Drug Application) della levotiroxina in formulazione liquida per il trattamento dell’ipotiroidismo. La levotiroxina è la forma sintetica dell’ormone tiroideo tiroxina (T4), impiegata in tutti i casi di deficit dell’ormone. È sulla lista dei farmaci essenziali dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, tra i più efficaci, sicuri, fondamentali e tra i tre farmaci più prescritti al mondo. È indicato anche nei bambini in caso di ipotiroidismo congenito ed è importante valutarne la necessità in gravidanza quando la tiroide della mamma deve lavorare per due e una sua carenza può causare abortività e influire negativamente sullo sviluppo neurologico del bambino.

Roma – Il “trapianto” di flora intestinale da un individuo sano è molto importante ed efficace per il trattamento dell’infezione da Clostridium difficile (una grave infezione che può dare ricadute ed essere ingestibile con gli antibiotici a causa delle resistenze ai farmaci). Tale opzione terapeutica andrebbe implementata e resa disponibile, ma barriere istituzionali relative soprattutto all’assenza di una regolamentazione appropriata ne impediscono l’adozione nella pratica clinica.

Bologna, 8 febbraio 2017 - Con gli oltre 4 milioni di cittadini italiani affetti da diabete è possibile affermare che praticamente il diabete è presente in ogni famiglia: se non è un genitore o un figlio, si tratta di un fratello, un nonno, uno zio, un nipote. I dati trovano conferma da più parti. È stata recentemente pubblicata la mappa mondiale delle malattie che maggiormente sono causa di morte, il Mortality and Causes of Death Collaborators 2015: il rapporto è il più grande sforzo per identificare e quantificare la letalità delle malattie a livello mondiale con l’inclusione, per la prima volta, anche di Paesi a demografia complessa, come Brasile, India, Sudafrica, Giappone, Kenya, Arabia Saudita, Svezia e Stati Uniti, che si aggiungono a quelli già disponibili in precedenza.

I risultati di una ricerca svolta presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e il Policlinico A. Gemelli di Roma, appena pubblicata su Annals Rheumatic Diseases, fanno chiarezza sui segni di remissione e consentono un approccio mirato alle cure, con possibili risparmi per il Servizio Sanitario Nazionale

Roma – Artrite reumatoide e artrite psoriasica: grazie alla ricerca di esperti della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e della Fondazione Policlinico A. Gemelli di Roma è stato definito un modo sicuro di sospendere i farmaci biologici, senza rischio di ricadute per i pazienti. Per l’artrite reumatoide si può decidere di sospendere la terapia se il paziente non presenta più i sintomi e se l’ecografia non evidenzia danni alle articolazioni. Per l’artrite psoriasica è necessario invece eseguire una biopsia della membrana interna alle articolazioni per capire se il paziente è davvero in remissione.

Lucia Deganutti dell’Associazione Italiana Cistite Interstiziale (AICI onlus) è stata una dei 15 Honorees prescelti tra quasi 200 candidati provenienti da tutto il mondo per il premio BakkenAward 2016: un traguardo importante per una patologia ancora così poco conosciuta come la Cistite Interstiziale. Tra gli Honorees anche un’altra italiana prestigiosa, la Vicepresidente di Aimac onlus (Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti e amici) Elisabetta Iannelli, segno che l’Italia del Terzo Settore riesce sempre a dare grandi contributi.

Le malattie autoimmuni sono causate da errori del sistema immunitario, che aggredisce cellule dei tessuti sani invece di attaccare i nemici, virus, batteri, ecc., che l’organismo può ospitare. Possono colpire un solo organo o organi diversi anche nello stesso soggetto e in genere la causa non è nota. “Una delle malattie autoimmuni più comuni è la tiroidite di Hashimoto che si riflette con una sintomatologia che va dall’ipo all’ipertiroidismo, o che può non avere necessariamente una sintomatologia evidente”, spiega Michele Zini, Centro Malattie Tiroidee dell’IRCCS Arcispedale "S. Maria Nuova" di Reggio Emilia e membro AME, Associazione Medici Endocrinologi.

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