Arriva anche per i pazienti italiani la rimborsabilità per Entresto®, farmaco innovativo, composto da sacubitril/valsartan, che ha dimostrato di ridurre la mortalità per cause cardiovascolari del 20% rispetto alla terapia di riferimento, determinando un prolungamento della sopravvivenza di un anno e mezzo, con punte fino a 2 anni, nei pazienti più giovani affetti da scompenso cardiaco cronico con frazione d’eiezione ridotta.

Roma  – Quando si parla di dolore cronico si intende una sofferenza diffusa, disabilitante, che fa rassegnare, ripensare alla quotidianità e alla maternità con qualche punto interrogativo in più rispetto a chi non conosce questo sentire che affligge. Perché quando il dolore da acuto diventa cronico si trasforma in malattia: ne soffre il 26,7% della popolazione. Di questo tema si è discusso il 26 aprile nella sala “Giovanni Spadolini” della Biblioteca del Senato. Ne hanno argomentato il Dottor Stefano Stisi, Presidente del CReI, il Collegio Reumatologi Italiani, il reumatologo Mauro Granata, e le associazioni pazienti dalle voci delle Presidenti Silvia Tonolo di ANMaR e di Antonella Celano di APMARR.

Si chiama FIMR, Federazione Italiana Malattie Reumatiche, e il suo obiettivo non è di ‘distribuire nuovi incarichi’, come si legge nella relativa nota stampa, ma di proteggere la reumatologia affinché non scompaia e vada a recuperare posizioni nell'ambito assistenziale o in quello della ricerca e della formazione. Scaturita da una costola del Collegio Reumatologi Italiani (CReI), la FIMR è stata istituita sabato 29 aprile, nella giornata di chiusura dei lavori del XX Congresso CReI, dal Presidente Stefano Stisi, e sarà coordinata dal Dottor Luigi Sinigaglia, medico ospedaliero di grande esperienza ed Incoming President della SIR (Società Italiana di Reumatologia).

Monaco di Baviera, Germania  – Il Lupus eritematoso sistemico, o semplicemente lupus, è una malattia autoimmune: il sistema immunitario attacca per errore dei tessuti perfettamente sani. Colpisce 5 milioni di persone del mondo, molti dei quali vedono seriamente ridotta la loro qualità di vita. Ci sono terapie efficaci nel fermarne la progressione? Al momento no, ma le cose stanno per cambiare. Sviluppato dalla immunologa francese Sylviane Muller (64 anni) presso il Centro nazionale della ricerca scientifica, il nuovo farmaco – che dovrebbe entrare in commercio nel 2018 – è stato annunciato come la parola fine per il lupus. Questa terapia colpisce le cause cellulari della malattia senza gli effetti collaterali negativi finora associati ai farmaci oggi in uso.

Uno studio americano pubblicato su Nature e finanziato dal National Institutes of Health nell'ambito dell'Autism Centers for Excellence Program, suggerisce nuove prospettive in merito all’autismo, con la possibilità di prevedere il disturbo prima che si manifestino i suoi segni tipici, così da intervenire precocemente con strategie mirate ad alleviare la sofferenza futura e a migliorare le capacità cognitive, oltre che all'inserimento sociale dei bimbi che potrebbero sviluppare la sindrome.

Milano - Entrano nello studio del dermatologo e chiedono un tuffo in piscina, una partita a calcetto o un vestito scollato. Questi i gesti al centro della campagna “Chiedi al tuo dermatologo”, un progetto di Novartis, con il patrocinio dell’Associazione per la Difesa degli Psoriasici (A.DI.PSO.) e delle Società Scientifiche ADOI (Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani) e SIDeMaST (Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse), che invita le persone affette da psoriasi a non accontentarsi e a chiedere al dermatologo nuove risposte per la propria pelle. Quelle citate sono solo alcune delle situazioni della vita quotidiana in cui la psoriasi può essere un ostacolo.

Tavernerio (Como) - “Cammina sulle punte; deve essere un bambino autistico”. Questo è quanto la maggior parte delle persone pensa vedendo un bambino affetto dal cosiddetto “Toe walking” o “Tip-toe behaviour” per dirla all’anglosassone. Circa il 30% dei soggetti autistici ne è affetto. Oltre ad essere un grave stigma sociale, questo disturbo, la cui origine fino ad ora era piuttosto misteriosa, incide profondamente sull’autonomia e sull’equilibrio e alla lunga causa una retrazione irreversibile del tendine di Achille, che porta inevitabilmente ad un intervento chirurgico per la sua risoluzione.

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