Il trapianto di cellule staminali autologhe non migliorerebbe in maniera significativa la remissione sostenuta ad 1 anno nei pazienti con malattia di Crohn refrattaria: lo dimostra uno studio controllato randomizzato, pubblicato su JAMA, che ha anche evidenziato un’associazione ad una significativa tossicità.

Un nuovo strumento terapeutico per il diabete di tipo 2, in fase di sviluppo preclinico, è stato messo a punto dai ricercatori della Harvard T.H. Chan School of Public Health e viene descritto sull’ultimo numero di Science Translational Medicine. I ricercatori di Harvard hanno infatti cominciato a considerare l’aP2, una proteina che lega gli acidi grassi e che un tempo si riteneva esistere (e lavorare) solo nel citoplasma, nonché uno dei ‘messaggeri’ del metabolismo che controllano lo stato energetico di organi e organismi, come un possibile target terapeutico e, sfruttando l’expertise di un’azienda farmaceutica, hanno messo a punto un anticorpo monoclonale in grado di bloccarne le azioni.

Due meta-analisi presentate al meeting annuale “Advances in IBD” 2015 hanno mostrato che sia i pazienti con malattia di Crohn che con colite ulcerosa che raggiungono in breve tempo la guarigione della mucosa mostrano migliori risultati a lungo termine. Questo dato ha portato i ricercatori a concludere che la guarigione della mucosa dovrebbe essere un obiettivo di trattamento.

Un recente studio pubblicato sulla rivista Annals of Rheumatic Disease sembra aver identificato nella tenascina-C citrullinata un nuovo marker in grado di predire la possibile insorgenza di artrite reumatoide (AR) fino a 16 anni prima dalla manifestazione degli effetti di questa condizione clinica.
In presenza di infiammazione, spiegano i ricercatori nell'introduzione al lavoro, alcune proteine risultano alterate in un processo biochimico noto come citrullinazione.
Queste forme alterate possono innescare una risposta autoimmunitaria dell'ospite – causando, in tal modo, l'insorgenza di AR.

Roma – Ricercatori della Facoltà di Medicina e chirurgia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore hanno osservato per la prima volta nel pancreas di individui un modo naturale di prevenire il diabete: alcune cellule pancreatiche possono trasformarsi in cellule produttrici di insulina (le cosiddette cellule beta) e quindi creare una difesa naturale contro questa grave e dilagante malattia metabolica. I ricercatori hanno osservato che questa trasformazione protettiva avviene in risposta a una alterazione del funzionamento delle stesse cellule beta che perdono la sensibilità al glucosio.

Roma – Annunciato, nel corso del convegno di presentazione del Diabetes Web Report svoltosi al Ministero dello Sviluppo Economico, il progetto di medicina digitale di AMD - Associazione Medici Diabetologi.

Roma - I ricercatori della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e del Policlinico “Agostino Gemelli” di Roma in collaborazione con colleghi dell’Istituto di Chimica del Riconoscimento Molecolare del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Icrm-Cnr) di Roma hanno scoperto tre nuove classi di molecole efficaci contro i casi più critici di artrite reumatoide. Le molecole, già coperte da brevetto, diventeranno dei farmaci grazie all’azienda farmaceutica italiana Galsor Srl.

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