La prolungata esposizione a polveri tessili per motivi di lavoro potrebbe essere correlata ad un alto rischio d'insorgenza dell'artrite reumatoide (RA), una malattia caratterizzata da un'infiammazione cronica dei tessuti articolari. Inoltre, le persone sottoposte a tale fattore scatenante sembrano essere soggette anche ad una maggiore probabilità di risultare positive agli ACPA, anticorpi in grado di accelerare la progressione della patologia. Questi sono i dati emersi da un'indagine osservazionale pubblicata sulla rivista Annals of the Rheumatic Diseases e condotta in Malesia su un campione di circa 1800 donne.

E’ stata approvata dalla FDA una nuova formulazione di tofacitinib a rilascio prolungato, in compresse da 11 mg da somministrarsi una volta al giorno per il trattamento dei pazienti con artrite reumatoide moderata-severa che non rispondono adeguatamente o non tollerano il metotressato.

L'età di introduzione del glutine non ha alcun effetto di riduzione del rischio di sviluppare la malattia celiaca (MC) nei bambini a rischio: lo dichiara la position paper emessa dalla European Society for Pediatric Gastroenterology, Hepatology and Nutrition in cui vengono sottolineati nuovi elementi che dimostrano l’assenza di tale collegamento. Tale documento è stato pubblicato sulla rivista Journal of Pediatric and Gastroenterology Nutrition.

Alcuni fattori dietetici, come il beta-carotene, l'acido grasso C18:2 e la vitamina B6 sarebbero efficaci nel ridurre l'impiego di dosi elevate di glucocorticoidi (GC). La vitamina D, al contrario, non sembra avere una funzione protettiva verso l'attività del lupus eritematoso sistemico (LES). Questi sarebbero i risultati di uno studio svedese del Karolinska Institutet pubblicato online sulla rivista Lupus Science & Medicine.

In pazienti affetti da artrite reumatoide (AR), l'adozione di punteggi compositi ecografici Power Doppler e in scala di grigi (PDUS) sembrerebbe essere responsiva alle variazioni che si verificano nelle sede articolari infiammate a seguito della somministrazione di abatacept.

Le prime settimane del 2016 hanno già visto la pubblicazione delle linee guida 2016 per la gestione clinica e assistenziale del diabete, messe a punto dall’AACE, l’associazione che riunisce gli Endocrinologi Clinici Americani, linee guida che erano già state aggiornate nel corso del 2015. Il nuovo aggiornamento, a pochi mesi dalla precedente edizione, è un segno di quanto rilevanti siano le novità che si stanno registrando nel trattamento e nella gestione clinica di questa patologia che in Italia colpisce oltre 3 milioni di persone.

Milano — Abbott annuncia di aver ottenuto il marchio CE (Conformité Européenne) per il sistema di monitoraggio flash del glucosio FreeStyle Libre, ora indicato anche per i bambini e i ragazzi dai 4 ai 17 anni con diabete. Da oggi i giovani diabetici europei potranno eliminare la dolorosa e fastidiosa routine quotidiana delle punture sul dito. In genere le persone con diabete devono controllare quotidianamente il loro stato di salute, pungendosi periodicamente le dita per controllare il livello di glucosio e poter raggiungere un buon controllo della glicemia, anche mediante opportune modifiche della dieta e della posologia dell’insulina. Tuttavia, secondo una ricerca, le persone affette da diabete – e in particolare i bambini e gli adolescenti – sono spesso restii a eseguire questa operazione, in parte a causa del fastidio e del dolore al dito.

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