Milano - I difetti visivi, soprattutto quelli derivanti da patologie di grande rilevanza sociale quali il diabete, costituiscono oggi una delle principali cause di disabilità e rappresentano un costo sociale elevatissimo per tutte le economie del mondo. La ricerca in questa direzione assume quindi un ruolo di grande importanza non solo per la cura e il miglioramento della vita dei pazienti, ma anche per la valutazione di un’incidenza economica minore sul bilancio della sanità e dello Stato.

Il 35% degli studi clinici condotti in Italia riguarda l’oncologia, l’area terapeutica su cui si concentrano i maggiori investimenti. Fino ad oggi la ricerca no profit nella nostra Nazione è stata resa possibile principalmente grazie all’iniziativa di singoli Gruppi Cooperativi che hanno saputo condurre studi clinici anche di rilevanza internazionale. E’ mancato però, soprattutto su grandi progetti, un punto di riferimento unico e strutturato, a cui le Istituzioni e l’industria si potessero rivolgere. Per colmare questo vuoto nasce, sotto l’egida dell’AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), la Federation of Italian Cooperative Oncology Groups (FICOG), che riunisce 15 gruppi cooperativi oncologici italiani (AIOM, APRIC, ASTRO, GIM, GIOGer, Fondazione GISCAD, Fondazione NIBIT, GOIM, GOIRC, GONO, IGG, IMI, ISG, ITMO, MITO), per un totale di circa 200 strutture attive su tutto il territorio.

Più della metà degli intervistati con SM si sente sola o isolata a causa della patologia, così come più della metà dei caregiver

Genzyme, società del Gruppo Sanofi, ha annunciato l’avvio di una nuova iniziativa internazionale, 'vs.MS', ideata con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza del carico emotivo e fisico, spesso inespresso, che grava sulle persone che vivono con la sclerosi multipla recidivante (SMR) e su chi se ne prende cura. Per comprendere al meglio e nella loro interezza le difficoltà associate alla sclerosi multipla recidivante, Genzyme ha condotto un sondaggio in sette Paesi nel mondo, coinvolgendo oltre 1.500 persone con SMR e loro caregiver. I primi dati dell’indagine vs.MS sono stati presentati al 31° Congresso del Comitato Europeo per il Trattamento e la Ricerca nella Sclerosi Multipla (ECTRIMS) che è svolto a Barcellona dal 7 al 10 ottobre.

Per i giovani con sclerosi multipla e per sensibilizzare tutti a sostenere la ricerca scientifica sulla sclerosi multipla, malattia che in Italia colpisce 75 mila persone e per la quale non esiste una cura risolutiva, lo chef Alessandro Borghese, “anche quest’anno scende in 4000 piazze” sabato 10 e domenica 11 ottobre con oltre 280 mila sacchetti di mele per l’iniziativa di sensibilizzazione, informazione e raccolta fondi:  "La Mela di AISM".

Darmstadt (GERMANIA) – Merck, azienda specializzata in prodotti innovativi, ad alta qualità e tecnologia, nei settori Healthcare, Life Science e Performance Materials, ha annunciato che intende sottoporre una domanda di registrazione europea del farmaco sperimentale cladribina compresse per i pazienti con sclerosi multipla (SM) recidivante. La decisione dell’azienda fa seguito alla valutazione di nuovi dati e ad ulteriori analisi del profilo rischio-beneficio del prodotto.

La Società Italiana di Neurologia fa il punto della situazione sui progressi scientifici

Roma - La sclerosi laterale amiotrofica (SLA) è una malattia neurodegenerativa che, solo in Italia, conta circa 5.000 pazienti generalmente compresi fra i 50 e i 70 anni di età e che causa la perdita della funzione motoria a livello degli arti e della deglutizione/fonazione e, nelle fasi più avanzate, compromette la funzione respiratoria. In occasione della Giornata Nazionale sulla SLA, che si celebra domenica 20 settembre, la Società Italiana di neurologia ribadisce i progressi nella ricerca scientifica sulla SLA, speranza fondamentale per il raggiungimento di una soluzione di questa gravissima malattia.

Per il personale scolastico che desidera formarsi riguardo la presa in carico di alunni e studenti con fibrosi cistica è disponibile sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – MIUR, nella sezione dedicata ai Bisogni Educativi Speciali – BES, il video tutorial ‘Tutti in classe: oggi parliamo di Fibrosi Cistica’. A ricordarlo la Lega Italiana Fibrosi Cistica - LIFC in occasione dell’imminente inizio dell’anno scolastico.

In Italia più di 900 pazienti. Uno studio dimostra anche il risparmio sui costi SSN

A soffrire di angioedema ereditario sono circa 920 italiani, secondo un recente studio pubblicato sull’OJRD. ‘Si tratta di una patologia rara ed ereditaria – spiega la Dr.ssa Maria Bova, del Centro di Riferimento Campano per la Diagnosi e la Terapia dell'Angioedema Ereditario presso l'Università degli Studi di Napoli "Federico II" - caratterizzata dalla comparsa di gonfiori (edemi) della cute, delle mucose e degli organi interni, che tendono a ripetersi e che a volte possono essere fatali. L’evento in assoluto più temuto è l’edema alla laringe che può portare a morte per soffocamento.”

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Quali sono i diritti delle persone con malattie rare? In questa sezione raccogliamo notizie ed approfondimenti dedicati ai diritti dei malati rari in Italia.
Le persone con malattie rare nel nostro Paese faticano spesso a ottenere i proprio diritti in ambito socio-assistenziale, in quanto il complesso sistema burocratico italiano fatica a riconoscere la specificità dei bisogni dei malati rari.

Il farmaco orfano è un farmaco destinato al trattamento di una malattia rara.
Il termine ‘farmaco orfano’ compare con il Regolamento CE n. 141/2000, più o meno l’equivalente europeo dell’Orphan Drug Act approvato ne­gli Usa nel 1983. Tradurre ‘Orphan Drug’ con ‘Farmaco orfano’ è molto immediato, eppure per rendere me­glio l’idea si dovrebbe dire ‘farmaco per malattia orfana’. Il termine ‘farmaco orfano’, estratto da questo contesto, può portare a domandarsi ‘di cosa sono orfani i farmaci?’. Da qui alcune risposte poco corrette: c’è chi ritiene che siano orfani di interesse da parte delle aziende e chi ritiene siano orfani di ricerca e di investimenti, ma è una lettura scorretta.

Per ulteriori informazioni e per leggere le normative clicca qui.

L’unione fa la forza, soprattutto quando si deve combattere una malattia rara e aggressiva come la Fibrosi Polmonare Idiopatica. Contro la IPF, questo il nome in codice del nemico, che aggredisce togliendo il fiato, la risposta può essere solo una: #respiriamoinsieme!

 

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