La sperimentazione internazionale di sofosbuvir, l'inibitore nucleotidico NS5B in mono-somministrazione quotidiana per il trattamento dell'infezione cronica da virus dell'epatite C (HCV), è stata condotta in Italia dalla dottoressa Alessandra Mangia, responsabile dell’Unità di Epatologia dell'unità Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo (FG).

 

La sperimentazione, che ha coinvolto un totale di circa 1000 pazienti tra Europa e Usa, ha dimostrato risultati decisamente positivi.

Nell’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo si sta sperimentando il farmaco in combinazione con un’altra molecola, ma senza interferone, anche nei pazienti con infezione da virus Hcv del genotipo 1, il più resistente ai farmaci e tra i più diffusi in Europa. Nell’arco di un decennio ci si aspetta pertanto un calo progressivo di cirrosi, cancro del fegato e numero di pazienti che effettuano un trapianto con conseguente riduzione della mortalità correlate al virus dell’epatite C.


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