Al progetto partecipano il Prof Gennaro D’Amato, il prof. Giuseppe Di Maria  e il prof. Roberto Valenza, offrendo la propria consulenza

L’Osservatorio Nazionale Amianto con la particolare collaborazione del Dipartimento Ricerca e Cura del Mesotelioma ha attivato l’"ambulatorio oncologico onlineONA ONLUS. Un modo per sostenere e assistere i pazienti affetti da patologie oncologiche come il mesotelioma e altre forme tumorali.
A questo progetto partecipano, offrendo la propria professionalità e consulenza, diversi medici specialisti: il prof. Gennaro D’Amato, (Direttore della Divisione di Malattie respiratorie e allergiche, Dipartimento di Malattie del Torace Ospedale A. Cardarelli, Napoli), il prof. Giuseppe Di Maria (Direttore della Scuola di Specializzazione in Pneumologia dell’Università di Catania) e il prof. Roberto Valenza (Direttore della UOC Oncologia, Ospedale Vittorio Emanuele Gela).

A dirigere l’ambulatorio è il dott. Roberto Valenza, medico chirurgo specializzato in oncologia, che si avvale della preziosa collaborazione del prof. Luciano Mutti , direttore del Dipartimento Ricerca e Cura del Mesotelioma (lQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 338/6836453).

Tra i compiti dell’ambulatorio c'è quello di sostenere i malati oncologici, per i quali è riconosciuta come causa della malattia un’esposizione professionale (esposizione all’amianto o ad altro agente mutageno), nella loro battaglia per l’ottenimento dell’indennizzabilità. Ci si può rivolgere ai seguenti contatti:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure direttamente all’avv. Ezio Bonanni all’e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o al numero 0773/663593.

Secondo quanto dichiarato dal presidente nazionale dell’ONA Ezio Bonanni, grazie all’attività dell’associazione e alla preziosa collaborazione dei medici specialisti, sarà inoltre possibile assistere i pazienti affetti da patologie tumorali con continuità, puntando soprattutto sul attività di prevenzione primaria e sulla diagnosi precoce (prevenzione secondaria).

Queste le sue parole: “Il mesotelioma si può sconfiggere solo attraverso l’apporto fondamentale della ricerca scientifica. Non possiamo trascurare i pazienti che troppe volte sono lasciati soli da uno Stato colpevole e incurante e che qualcuno vorrebbe continuare a sacrificare sull’altare della necessità del risparmio delle spese sanitarie”.

 

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