Per ora la sperimentazione è stata effettuata solo sul modello animale

Un gruppo di ricercatori dell’Università di Milano, coordinato dalla Dott.sa Raffaella Chiaramonte, hanno sviluppato insieme alla Texas Tech University una nuova possibilità terapeutica per il trattamento del mieloma multiplo.
Benché recentemente lo sviluppo di nuovi farmaci abbia prolungato l’aspettativa di vita dei pazienti, il mieloma multiplo rimane a tutt’oggi una patologia incurabile e rappresenta il secondo più comune tumore ematologico in Europa ed in America Settentrionale.

La letalità causata dal mieloma multiplo nasce per lo più dalla capacità delle cellule tumorali di accumularsi nel midollo osseo, dove scatenano lesioni e fratture e diventano resistenti alle terapie causando la ricaduta della malattia.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Leukemia,  ha scoperto che alla base dell’interazione tra cellule tumorali e midollo osseo vi è l’attività della proteina Notch, che ha un ruolo chiave nella progressione della malattia. Riducendo l’attività di Notch in colture cellulari e in modelli murini, i ricercatori hanno osservato che non solo si riduce la crescita del mieloma, ma soprattutto si impedisce alle cellule di mieloma di riconoscere le molecole che le attraggono nel midollo osseo impedendo loro di raggiungerlo e di accumularvisi, con le conseguenze nefaste per il paziente che abbiamo descritto.

I risultati di questa ricerca aprono la strada a un nuovo e promettente approccio terapeutico fondato sulla inibizione della attività di Notch per superare il problema della resistenza ai farmaci e migliorare, in tal modo, l'andamento clinico e la qualità di vita dei pazienti con mieloma multiplo.

Seguici sui Social

Iscriviti alla Newsletter

Iscriviti alla Newsletter per ricevere Informazioni, News e Appuntamenti di Osservatorio Malattie Rare.

Sportello Legale OMaR

Tumori pediatrici: dove curarli

Tutti i diritti dei talassemici

Le nostre pubblicazioni

Malattie rare e sibling

30 giorni sanità

Speciale Testo Unico Malattie Rare

Guida alle esenzioni per le malattie rare

Partner Scientifici

Media Partner


Questo sito utilizza cookies per il suo funzionamento. Maggiori informazioni