SVIZZERA – In occasione dello European Cancer Congress (ECC) 2015, che si è tenuto a Vienna (Austria) dal 25 al 29 settembre, Novartis ha presentato i risultati dettagliati dello studio di Fase III, denominato RADIANT-4, condotto per valutare la sicurezza e l'efficacia del farmaco Afinitor® (everolimus) nel trattamento di pazienti con tumori neuroendocrini (NET) avanzati e non funzionali di origine gastrointestinale (GI) o polmonare. La casa farmaceutica aveva precedentemente reso noto che Afinitor® era stato in grado di raggiungere l'endpoint primario dello studio, ottenendo una significativa estensione della sopravvivenza libera da progressione (PFS) rispetto al placebo.
I dati presentati da Novartis mostrano che la terapia con everolimus ha portato ad una PFS media di 11 mesi, contro i 3,9 mesi raggiunti nel gruppo di pazienti sottoposti a placebo, determinando anche una riduzione del rischio di progressione della malattia del 52%. Un importante endpoint secondario dello studio era rappresentato dal miglior tasso di risposta globale, e il 64% dei soggetti trattati con everolimus ha sperimentato almeno un certo grado di regressione del tumore, rispetto al 26% di quelli trattati con placebo.
Per quanto riguarda la sicurezza, everolimus ha ottenuto la conferma dei dati evidenziati nel corso di precedenti sperimentazioni. Gli eventi avversi di grado 3/4 che si sono verificati con maggior frequenza sono stati stomatiti (9,0%), diarrea (7,0%) e infezioni (7,0%).
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il comunicato stampa aziendale.
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