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Fondamentale riconoscerne i primi segni: a spiegarlo è la dott.ssa Germana Longo (AOU Padova)

Vomito, stipsi e diarrea sono tra i possibili sintomi d’esordio, ma l’acidosi metabolica è forse il segno più evidente dell’acidosi tubulare renale distale (dRTA), una patologia che può manifestarsi sin dai primi mesi di vita del bambino e che necessita di una terapia a vita: la dieta cambia e bisogna prestare molta attenzione all’alimentazione, come spiega la dott.ssa Germana Longo, del reparto di Nefrologia Pediatrica, Dialisi e Trapianto dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Padova.

L’acidosi tubulare renale distale è una patologia rara e, per la corretta presa in carico del paziente, è necessario un approccio multidisciplinare che coinvolga non solo il nefrologo, esperto sia in patologie del bambino che dell’adulto, ma anche il pediatra, il nutrizionista e lo psicologo. È fondamentale, infatti, poter pensare di sviluppare presto un percorso diagnostico terapeutico personalizzato per i pazienti, per poterli soprattutto seguire nel passaggio dall’età adolescenziale all’età adulta.

La dott.ssa Longo è stata intervistata da OMaR in occasione del 1° Incontro Nazionale sull’Acidosi Tubulare Renale distale, tenutosi Padova il 21 e 22 settembre scorsi.

Per conoscere le ultime novità sull’acidosi tubulare renale distale visita la sezione di OMaR dedicata alla patologia.

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