L'organizzazione internazionale BioPontis Alliance for Rare Diseases e l'Istituto Fiammingo per le Biotecnologie (VIB), centro scientifico d'eccellenza con sede in Belgio, hanno da poco intrapreso un importante programma di partnership nel campo delle malattie rare. Il primo obiettivo di questa collaborazione strategica è quello di cercare di sviluppare un trattamento per uno specifico tipo di malattia di Charcot-Marie-Tooth (CMT), una rara neuropatia, progressiva e invalidante, per la quale ancora non esiste alcuna terapia specifica.
L'idea consiste nel promuovere il lavoro di uno dei principali ricercatori del VIB, la dott.ssa Albena Jordanova, da tempo impegnata nello studio dei disordini neurologici ereditari. Lo scopo di questo progetto è cercare di approfondire le indagini sulla CMT, in modo che le informazioni apprese siano in grado di portare ad una migliore conoscenza della patologia in tutte le sue numerose e complesse varianti.
La partnership appena nata unisce le risorse scientifiche del VIB con l'esperienza di BioPontis nello sviluppo di terapie per le malattie rare. Abbinando i mezzi e le vocazioni che contraddistinguono entrambi i partner, il team congiunto avrà la possibilità di adottare le misure necessarie ad affrontare le ardue sfide terapeutiche che una patologia come la CMT inevitabilmente presenta.
VIB e BioPontis Alliance collaboreranno per identificare e portare avanti i vari progetti di ricerca del VIB che sono potenzialmente in grado di condurre allo sviluppo di nuovi ed efficaci trattamenti per le malattie rare. Il VIB, da anni all'avanguardia nel tradurre la ricerca di base in innovazioni di valore, ha recentemente lanciato il VIB Discovery Sciences, un nuovo team di scienziati altamente qualificati il cui lavoro è specificamente indirizzato alla scoperta di nuovi farmaci. Dall'altra parte, BioPontis metterà a disposizione una consolidata rete di collaborazioni con organizzazioni no-profit e associazioni di pazienti, oltre alla propria competenza in ambito scientifico, biofarmaceutico e normativo.
“Questa nuova partnership ci offre l'opportunità unica di realizzare uno dei principali obiettivi a lungo termine della nostra ricerca, vale a dire di tradurre importanti scoperte scientifiche in concrete opportunità di trattamento per i pazienti”, ha dichiarato la dott.ssa Albena Jordanova.
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