Un test diagnostico sarebbe in grado di individuare precocemente la sclerosi laterale amiotrofica. La notizia arriva dal team del professor Matthew Kiernan del Neuroscienze Research Australia, prestigioso istituto australiano di ricerca. Kiernan, che ha appena pubblicato lo studio in materia sulla rivista Clinical Neurophysiology, avrebbe infatti scoperto una metodologia diagnostica precisa e relativamente veloce, in grado di riconoscere la patologia del motoneurone circa 8 mesi prima dell’insorgenza della stessa. Secondo quanto si afferma nello studio la patologia del motoneurone provoca immediatamente l’aumento dell’attività elettrica, facilmente rilevabile attraverso la stimolazione magnetica transcranica. Grazie a questa stimolazione è possibile rilevare i livelli di eccitazione della corteccia cerebrale e i periodi di assenza di stimolo elettrico e, conseguentemente, individuare la presenza di sclerosi laterale amiotrofica. Attualmente non esistono per la SLA test patognomonici, e il test elettromiografico, anch’esso basato sulla rilevazione di impulsi elettrici, viene considerato una prova attendibile della malattia quando questa però è già in atto.
Potendo invece diagnosticare la SLA molti mesi prima della sua insorgenza potrebbe essere possibile creare e mettere a punto una terapia in grado di prevenirne lo sviluppo o la progressione.
Lo studio è stato effettuato su 156 pazienti con sintomi neuromuscolari, presso l’Ospedale Prince of Wales dal febbraio 2005 al febbraio 2010 e il relativo studio è stato pubblicato il 5 marzo scorso con il titolo di “Cortical excitability distinguished ALS form mimic disorders” .

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