Il pontefice argentino ha spiegato che nessuno può rimanere indifferente

Papa Francesco ha invitato i governati e le case farmaceutiche a non trascurare i bisogni dei malati rari. Il pontefice lo ha fatto durante la Conferenza internazionale di medicina rigenerativa ospitata in Vaticano. Evento che ha visto anche la presenza del vicepresidente degli Stati Uniti, Joe Biden.
Francesco ha ricordato che le malattie rare riguardano milioni e milioni di persone in tutto il mondo. A proposito della “sensibilizzazione” il papa ha definito “di fondamentale importanza promuovere nella società la crescita del livello di empatia, affinché nessuno rimanga indifferente alle invocazioni di aiuto del prossimo, anche quando è afflitto da una malattia rara.

Sappiamo - ha aggiunto - che talvolta non è possibile trovare soluzioni rapide a patologie complesse, ma sempre si può rispondere con sollecitudine a queste persone, che spesso si sentono abbandonate e trascurate. La sensibilità umana, invece, dovrebbe essere universale, indipendente dal credo religioso, dal ceto sociale o dal contesto culturale”. Il papa ha recentemente incontrato una bambina affetta da Sindrome di Usher di tipo 2, una rara malattia genetica che priva progressivamente di vista e udito. Ve lo avevamo raccontato qui.

Riguardo la ricerca, considerata sia come educazione che come indagine scientifica, papa Francesco ha osservato “oggi più che mai sentiamo questa urgenza educativa che, insieme alla maturazione delle facoltà intellettuali degli studenti, garantisca un'adeguata formazione umana, assicurando il massimo livello professionale. In questo orizzonte pedagogico, - ha spiegato - si rende necessario, nell'ambito delle scienze della vita e delle scienze mediche, progettare percorsi interdisciplinari riservando un notevole spazio alla preparazione umana con un fondamentale riferimento all'etica”. Anche la ricerca, sia in ambito accademico che industriale, ha rimarcato il pontefice, “richiede una costante attenzione alle questioni morali per essere strumento di tutela della vita e della dignità della persona umana” e “formazione e ricerca esigono di essere collocate nell'orizzonte del servizio ai valori alti, quali solidarietà, generosità, gratuità, condivisione del sapere, rispetto per la vita umana e amore fraterno e disinteressato”.

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