Cinque tappe per spiegare al pubblico la legge del “Dopo di Noi”.
Tommasina Iorno (UNIAMO FIMR Onlus): “E’ fondamentale formare i genitori sulle politiche a tutela del futuro dei propri figli”
Roma - A due anni dall'entrata in vigore della legge del “Dopo di noi”, la Federazione UNIAMO FIMR Onlus fa il punto sull’attuazione di questa norma, che dà disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con grave disabilità e prive di sostegno familiare. L'argomento, infatti, è stato al centro dell’evento conclusivo di SOCIAL RARE, un progetto itinerante, promosso da UNIAMO e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nato con l’obiettivo di migliorare la consapevolezza dei 'malati rari', dei loro familiari e dei loro rappresentanti associativi in merito al tema delle tutele sociali riservate alle persone colpite da gravi disabilità, favorendo la conoscenza delle opportunità offerte dalla norma.
All’incontro erano presenti, tra gli altri, la Senatrice Paola Binetti, Tommasina Iorno, Presidente di UNIAMO FIMR Onlus, Roberto Speziale, Presidente dell’Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale (ANFFAS), Luigi Mazzuto, Assessore della Regione Molise, e Gianluca Abbate, del Consiglio Nazionale Notariato.
“Cinque tappe, in diverse città italiane, che hanno dato la possibilità ad oltre 700 pazienti e caregivers di tutta Italia di conoscere e approfondire le opportunità relative alla legge del Dopo di noi”, ha dichiarato Tommasina Iorno a proposito dell'iniziativa SOCIAL RARE. “Gli incontri hanno avuto la finalità di stimolare i caregivers, fornendo gli strumenti conoscitivi per riflettere sulle possibilità per il futuro dei propri cari, soprattutto nel momento in cui gli stessi caregivers non ci saranno più. A tale scopo, è stata fondamentale la collaborazione con attori come ANFASS e il Consiglio Nazionale Notariato”.
Supporto alla domiciliarità, costruzione di alloggi innovativi e sostegno all’uscita dal nucleo familiare sono state le tre macro aree di intervento nei primi due anni di attuazione e della legge, a livello nazionale. A fare il punto è stata Maristella Zantedeschi, Presidente di Sinodè, che ha offerto una panoramica sulla legge e sulle sue specificità attuative partendo da un primo livello di lettura effettuato in ambito ministeriale. Emergono differenze tra le regioni nell’utilizzo dei fondi, con priorità differenti da Nord a Sud. Nelle regioni del Nord, si è data priorità alla realizzazione di soluzioni alloggiative e, in seconda battuta, al supporto alla domiciliarità; nelle regioni del Centro, la prima linea finanziata è quella dell’uscita dai nuclei familiari; nel Sud, infine, la precedenza è stata data al supporto alla domiciliarità.
Alcune realtà associative stanno già agendo in maniera innovativa sul territorio, proprio come l’ANFASS, che con le sue articolazioni cooperative sta realizzando soluzioni abitative di 'co-housing'. “Si tratta di soluzioni diverse e più vicine alle famiglie, che garantiscono una vita, per quanto possibile, in autonomia”, ha spiegato il Presidente dell'Associazione, Roberto Speziale.
Il progetto SOCIAL RARE, esteso a tutto il territorio nazionale, ha previsto interventi formativi che hanno avuto luogo in cinque diverse città italiane: Torino, Bologna, Roma, Bari e Palermo. Entro la fine di luglio, UNIAMO realizzerà un documento ufficiale che raccoglierà le esperienze emerse nel corso dell'iniziativa, una sorta di Vademecum rivolto a tutti i familiari e caregivers che si prendono cura di persone colpite da grave disabilità.
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