
Il disegno di legge volto a migliorarne l’accesso e la qualità dell’assistenza domiciliare per i pazienti affetti da patologie croniche, rare e complesse
Nel corso del nuovo appuntamento di “OMaR Incontra”, una rubrica nel corso della quale vengono intervistate le Istituzioni su temi di interesse nell’ambito delle patologie rare, Osservatorio Malattie Rare ha parlato con il Sen. Guido Quintino Liris, membro della V Commissione permanente (Bilancio) del Senato della Repubblica (clicca qui o sull’immagine dell’articolo per guardare la video-intervista). Durante l’intervista, il Senatore è intervenuto sul disegno di legge “Disposizioni per il potenziamento delle cure domiciliari per la gestione del paziente cronico e complesso e per la definizione di nuovi standard per l'assistenza domiciliare”, assegnato, in sede redigente, alla 10a Commissione (Sanità e lavoro), il cui esame non è ancora iniziato.
Il disegno di legge si articola in una serie di disposizioni volte a migliorare concretamente l'accesso e la qualità delle cure domiciliari per i pazienti affetti da patologie croniche, rare e complesse. Uno degli aspetti fondamentali riguarda la revisione dei criteri di autorizzazione e accreditamento delle strutture di assistenza domiciliare, con l'obiettivo di garantire standard elevati di qualità e sicurezza, riducendo al contempo la complessità burocratica che spesso ostacola l'accesso ai servizi (clicca qui per un ulteriore approfondimento).
Sul tema, nel corso dell’intervista, il Sen. Liris ha dichiarato che “il segreto per arrivare a dare una risposta all’esplosiva domanda di sanità che arriva dal territorio è quella di avvicinarsi il più possibile, alla platea di riferimento, alla popolazione che ha bisogno”. Proprio nell’ottica di incoraggiare la medicina di prossimità, il Sen. ha poi evidenziato l’importanza del ruolo dei medici di medicina generale, i quali hanno un pacchetto di informazioni che consente di programmare una risposta sanitaria sul territorio, al fine di migliorare la qualità di vita dei pazienti sottolineando che “l’assistenza periferica e domiciliare aiutano a costruire una medicina personalizzata e predittiva del percorso del paziente. Il segreto per poter arrivare ad una riforma dell’ambito sanitario è quello di intervenire a trecentosessanta gradi sulle condizioni e sulle necessità del paziente a livello periferico (…) con una prevenzione primaria e con una prevenzione secondaria, in particolare con gli screening”.
In conclusione, si è discusso non solo del disegno di legge sull’assistenza domiciliare, ma anche, più in generale, dell’importanza di riformare il sistema sanitario nazionale per migliorare la qualità di vita dei pazienti e, quindi i singoli percorsi di cura, favorendo la presa in carico totale al di fuori degli ospedali.
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