Benedetta De Luca

Nata con una rara malformazione congenita, la giovane ha creato una linea di moda ‘accessibile’: “Grazie ai social ho preso coscienza di me e della positività che posso trasmettere”

Benedetta De Luca, classe 1987, è una ragazza di Salerno ed è nata con una malformazione congenita rara, la sequenza (o sindrome) da regressione caudale, chiamata anche agenesia sacrale, una patologia che colpisce le ultime vertebre della spina dorsale, convolte nello sviluppo dell’addome e degli arti inferiori.

Fin da piccola, Benedetta si è sottoposta a 18 interventi chirurgici, principalmente alle gambe, e i primi 12 anni della sua vita li ha passati entrando e uscendo dagli ospedali. Oggi, dopo tutte le operazioni subite, riesce a stare in piedi con l’ausilio delle stampelle, ma non riesce a piegare le gambe. Ha una lussazione all’anca e l’osteoporosi, ed è nata anche con una malformazione renale, motivo per cui ha sofferto, e soffre ancora, di infezione alle vie urinarie che la portano ad avere febbri molto alte.

L’infanzia Benedetta l’ha trascorsa quasi totalmente in ospedale, non potendo frequentare la scuola regolarmente a causa dei molti interventi. Il ricordo che la fa più sorridere è che mentre era ricoverata le arrivavano i bustoni gialli con all’interno i compiti, bustoni che lei vedeva come un regalo, perché la riportavano alla normale vita di una scolara. Nel corso dell’adolescenza, ha avuto problemi con un’insegnante ed è stata vittima di bullismo da parte dei compagni di classe. Questo però non l’ha fermata e con l’età adulta ha raggiunto una maggiore consapevolezza di sé. Il suo primo riscatto lo ha avuto grazie al volontariato, grazie a cui ha imparato che poteva riuscire a fare di tutto.

In seguito, attraverso i social media, Benedetta è riuscita ad accrescere la sua autostima, soprattutto grazie a Instagram, che adesso è il mezzo con cui veicola il suo messaggio di positività. Mentre tutti mostrano una vita perfetta e patinata, Benedetta decide di apparire così com’è, con i suoi pregi e il suo ‘vero’ corpo, che per alcuni può essere non conforme e non perfetto. Mostrarsi con le cicatrici non è facile e il percorso è stato lungo e doloroso: l’autodeterminazione è arrivata anche grazie all’organizzazione BodyPositive, un movimento sociale nato nel 2010-2011 in cui le persone si mostrano naturalmente per come sono. Grazie a questo gruppo ha conosciuto tante persone che combattono contro i loro demoni interiori: con loro ha sfilato in lingerie sotto al Duomo di Milano, spogliandosi così dei pregiudizi che gli altri possono avere e che, soprattutto, anche lei stessa aveva.

Benedetta De Luca è laureata in Giurisprudenza, ma non solo. È una influencer sui social e ha creato una linea di moda ‘accessibile’ perché vuole combattere il pregiudizio secondo cui le persone con disabilità siano costrette a usare solo abiti comodi e non alla moda. Il suo obiettivo è far riflettere sul fatto che i disabili debbano essere considerati come persone, con i loro pregi e difetti, senza volgere loro uno sguardo pietistico e andando oltre alla diversità che di primo impatto ci colpisce.

Tra i programmi di Benedetta c’è la possibilità di pubblicare un libro che racconti al mondo la sua storia, mentre uno dei suoi progetti attuali è di essere ambasciatrice per il Progetto Autostima di Dove, nato per veicolare, a livello nazionale, un messaggio di auto-accettazione, di inclusione e di valorizzazione delle proprie imperfezioni.

Il principio cardine del lavoro di Benedetta De Luca è di portare unicità e inclusività nella società odierna, attraverso i canali social, sia come modella che come influencer. Secondo la giovane influencer si parla di inclusione, per esempio nel mondo della moda, quando la diversità non fa più scalpore, ma diventa una normalità e le etichette perdono di valore.

Il messaggio più importante che vuole trasmettere Benedetta è l’accettazione di sé, perché l’amore per sé stessi è la cosa più importante per combattere le proprie paure e percorrere il difficile cammino verso l’autodeterminazione.

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