Il codice di esenzione della sclerosi multipla è 046 (Malattie croniche).

Donna disabile

Si tratta di una task force al femminile pronta ad intercettare episodi di discriminazione nei confronti delle donne con disabilità

Discriminata perché disabile, discriminata perché donna. Ed ecco che la disabilità diventa doppia. Secondo gli ultimi dati ISTAT, sono 2 milioni le donne con disabilità che hanno subito una qualche forma violenza. Solo un terzo la riconosce tale. Quest'ultimo dato emerge dalla ricerca Vera realizzata da FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) in collaborazione con Differenza Donna. Il Barometro della SM realizzato da AISM dà un altro dato: una persona con sclerosi multipla su 4 si sente discriminata e solo il 3% di chi ha ammesso di sentirsi discriminato ha richiesto consulenza o supporto legale.

Vaccino

Un’analisi retrospettiva dello studio MAGNIFY-MS mostra livelli di anticorpi protettivi contro l’influenza e la varicella per almeno 6 mesi

In occasione del Congresso ACTRIMS 2021, è stata presentata una nuova analisi dello studio MAGNIFY-MS su cladribina compresse nei pazienti con sclerosi multipla recidivante (SMR). I dati mostrano che i pazienti con SM recidivante che hanno ricevuto cladribina compresse sono in grado di sviluppare una risposta ai vaccini contro l’influenza stagionale e la varicella.

Staminali ematopoietiche

Uno studio italiano dimostra che oltre il 60% dei pazienti non ha un aggravamento della disabilità dopo 10 anni dal trapianto cellulare

Genova – Lo studio del Prof. Gianluigi Mancardi e del Dott. Giacomo Boffa, dell'Università di Genova e dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino, ha dimostrato per la prima volta l’efficacia a lungo termine del trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche su persone con sclerosi multipla (SM) aggressiva, che porterebbe ad una remissione di malattia duratura nel tempo.

Telemedicina

Il servizio va ad arricchire Adveva®, il progetto di Merck per rispondere alle esigenze legate alla pandemia di COVID-19

Roma – L’azienda Merck ha annunciato un’importante novità per le persone con sclerosi multipla (SM): Adveva®, il programma multicanale rivolto ai pazienti in trattamento con i farmaci Merck per la SM, si arricchisce infatti di un nuovo servizio: Virtual Nurse. A introdurre le novità di Virtual Nurse è Andrea Paolillo, Medical Affairs Director di Merck in Italia “Da oltre dieci anni Merck offre ai suoi pazienti un servizio di assistenza tecnica per supportarli nell’autosomministrazione del suo farmaco iniettivo per la SM. Il servizio si è evoluto di anno in anno, fino a diventare un vero e proprio programma multicanale, rilanciato ad aprile 2019 con il nome di Adveva®”.

Girolama Alessandra Marfia

La prof.ssa Girolama Alessandra Marfia (Roma): “In un’alta percentuale di pazienti, la malattia tende ad andare in remissione durante la gestazione”

La sclerosi multipla colpisce circa 118.000 persone in Italia e si stimano circa 3.400 nuovi casi l’anno. Si tratta di una malattia infiammatoria cronica e progressiva del sistema nervoso centrale, diagnosticata nella maggior parte dei casi tra i 20 e i 40 anni e prevalentemente al femminile: in Italia, infatti, ne soffrono oltre 79.000 donne. L’esordio avviene dunque in una fascia d’età in cui la ricerca di un figlio costituisce, al tempo stesso, un forte desiderio e una fonte di grandi timori. E se in passato, fino alle fine degli anni Novanta, nella sclerosi multipla la maternità veniva fortemente sconsigliata per la paura di effetti avversi sulla salute della donna, dal 1998 in poi un importante studio scientifico, denominato PRIMS e pubblicato su The New England Journal of Medicine, ha totalmente modificato l’approccio a questa fase così delicata e importante della vita della donna.

Gianvito Martino

Due studi internazionali confermano che è l’infiammazione ad impedire la rimielinizzazione

Milano – Le cellule che dovrebbero ricostruire la mielina danneggiata (gli oligodendrociti) delle persone con sclerosi multipla (SM), e che non lo fanno determinando così la cronicità della malattia, non sono diverse da quelle delle persone sane. Sarebbe dunque l’ambiente infiammato in cui si trovano a condizionare la loro attività rigenerante e non un difetto intrinseco delle cellule stesse. È questo l’importante risultato a cui sono arrivati due studi internazionali frutto di una collaborazione tra ricercatori del San Raffaele di Milano ed i colleghi dell’University Hospital di Münster, dell’ICM (Institut du Cerveau et de la Moelle épinière, l’Hôpital Pitié Salpêtrière) di Parigi e della McGill University di Montreal.

Sclerosi multipla e gravidanza

L’iniziativa prevede un’indagine su bisogni e paure delle pazienti, materiale informativo online, un open day negli ospedali e una guida per gli specialisti

Milano – Posso diventare mamma anche con la sclerosi multipla? Posso trasmettere la malattia al mio bambino? La gravidanza può peggiorare il decorso della malattia? Posso allattare? Il periodo successivo al parto è a rischio ricadute? Come posso spiegare la malattia al mio bimbo? Queste sono solo alcune delle domande più frequenti che assillano le donne con sclerosi multipla che desiderano intraprendere il percorso per diventare mamma.

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