Terni –  All’ospedale Santa Maria di Terni sta per partire uno studio clinico randomizzato, senza precedenti al mondo, per la cura del diabete mellito di tipo 2 attraverso la chirurgia bariatrica mininvasiva, che può configurarsi come una efficace alternativa alle terapie mediche tradizionali e che potrebbe rivoluzionare la terapia del diabete mellito di tipo 2 e modificare definitivamente la storia naturale di questa malattia pandemica, ad oggi ancora incurabile.

Vaccinare gli adolescenti maschi di 12 anni contro il papillomavirus umano (HPV) potrebbe essere un modo conveniente, con un buon rapporto costo-efficacia, per prevenire il carcinoma dell’orofaringe a cellule squamose correlato all’HPV.

La società californiana 23andMe, impegnata nella genetica personalizzata, ha annunciato il lancio del Lupus Research Study in collaborazione con Pfizer: le due aziende arruoleranno circa 5mila pazienti con Lupus Eritematoso Sistemico (LES) allo scopo di comprendere più approfonditamente le basi genetiche della malattia.

I farmaci di terza linea da aggiungere alla metformina per il trattamento del diabete di tipo 2 non sono tutti ugualmente efficaci. Lo rivela l’estensione dello studio randomizzato EUREXA, pubblicata di recente su Diabetes, Obesity and Metabolism.

L’inibitore dell’SGLT2 dapagliflozin, come terapia aggiuntiva a metformina, è in grado di fornire un controllo glicemico duraturo e offrire riduzioni maggiori della pressione arteriosa e del peso corporeo rispetto alla sulfonilurea glipizide. A dimostrarlo sono i risultati dell’estensione fino a 4 anni di uno studio multicentrico internazionale di fase III, i cui risultati sono stati di recente pubblicati sulla rivista Diabetes, Obesity and Metabolism.

La risposta a rituximab nei pazienti affetti da lupus eritematoso sistemico (LES), sebbene documentata in molti e robusti studi di efficacia e sicurezza, è soggetta ad una significativa variabilità individuale le cui cause sono ad oggi poco note.

Solo per il 17% degli italiani che hanno ricevuto una o più prescrizioni di farmaci oppioidi, per il trattamento del dolore, segue di fatto una terapia cronica. Inoltre il dosaggio medio giornaliero di questi medicinali, nei pazienti non oncologici, è ancora la metà rispetto a quello registrato negli altri Paesi europei. In più del 30% dei casi la dose iniziale nei mesi rimane invariata o, addirittura, subisce un decremento.

Seguici sui Social

Iscriviti alla Newsletter

Iscriviti alla Newsletter per ricevere Informazioni, News e Appuntamenti di Osservatorio Malattie Rare.

Sportello Legale OMaR

Tumori pediatrici: dove curarli

Tutti i diritti dei talassemici

Le nostre pubblicazioni

Malattie rare e sibling

30 giorni sanità

Speciale Testo Unico Malattie Rare

Guida alle esenzioni per le malattie rare

Partner Scientifici

Media Partner


Questo sito utilizza cookies per il suo funzionamento. Maggiori informazioni