Le Regioni che non hanno ancora individuato un centro regionale per la raccolta del sangue cordonale possono appoggiarsi a strutture di altre regioni stringendo con queste delle apposite convenzioni, lo prevede la legge che istituisce la rete rete regionale di raccolta delle cellule staminali e così ha fatto la Basilicata, scegliendo come ‘partner’ il prestigioso Policlinico Umberto I. Sembra però, stando a quanto hanno detto ieri due consiglieri regionali del Pdl, Gianni Rosa e Mariano Pici, che ci siano dei ritardi nel recepimento dell’accordo col Policlinico Romano. I due hanno così deciso di presentare un'intyrrogazione su questo al presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo.
“La raccolta delle cellule staminali cordonali – hanno detto i due consiglieri - ha un’importanza sociale e sanitaria in quanto può aiutare a salvare la vita di altri bambini ammalati di malattie del sangue, immunologiche e neoplasie e può contribuire, inoltre, alla ricerca sulla cura di numerose malattie che ancora oggi ci affliggono. Possiamo senza ombra di dubbio considerarla la nuova frontiera della scienza e della medicina”. Considerato ciò i due vorrebbero conoscere “i motivi del ritardo nel recepimento dell’accordo operativo per le attività di bancaggio del sangue cordonale intercorso tra Azienda Policlinico Umberto I di Roma, Azienda Ospedaliera San Carlo di Potenza e Azienda Sanitaria ASM di Matera”. I consiglieri Rosa e Pici hanno chiesto, inoltre, di conoscere anche in base a quali valutazioni e criteri sia stato scelto il Policlinico Umberto I e non magari una struttura più vicina e di conoscere anche i dettagli degli accordi economici per la gestione del servizio anche riguardo ai costi di trasporto e infine quale attività di coinvolgimento delle associazione e di sensibilizzazione alla donazione siano state intraprese.
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