Il tumore della tiroide, una ghiandola a forma di farfalla posta nella regione anteriore del collo, è poco diffuso: si registra tuttavia che il numero dei casi sia raddoppiato negli ultimi 20 anni. E’ il sesto tipo di tumore per frequenza nelle donne, con un incidenza alla diagnosi tre volte maggiore per le donne rispetto agli uomini. Ogni anno sono diagnosticati più di 160.000 nuovi casi di tumore della tiroide e, nel mondo, circa 25.000 persone muoiono ogni anno per questa patologia.
Il 90% delle forme tumorali tiroidee è rappresentato dall’adenocarcinoma papillare e dall’adenocarcinoma follicolare. Entrambe le forme tumorali originano dalle cellule che secernono gli ormoni tiroidei e si parla genericamente di tumore differenziato della tiroide.

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Bayer HealthCare e Onyx Pharmaceuticals hanno annunciato oggi che la Food and Drug Administration (FDA) negli Stati Uniti ha accordato la revisione prioritaria alla Supplemental New Drug Application (sNDA) presentata per Nexavar®  compresse (sorafenib), per il trattamento del tumore differenziato della tiroide localmente avanzato o metastatico, refrattario al radio-iodio (RAI).

Solo poche settimane fa sono stati presentati all’ASCO i dati positivi sull’impiego di sorafenib in pazienti affetti da tumore differenziato della tiroide localmente avanzato o metastatico, refrattario al radio-iodio (RAI). Ieri l’azienda ha reso noto di aver deposito all’Ema e all’Fda la domanda di registrazione del farmaco per questa indicazione.

Presentati all’ASCO i risultati dello studio di fase III con la molecola di Bayer
CHICAGO – Per i pazienti con carcinoma differenziato della tiroide localmente avanzato o metastatico, refrattario al radio-iodio (RAI) una buona notizia arriva dall’ASCO, il congresso annuale dell’ American Society of Clinical Oncology (ASCO), in svolgimento questi giorni a Chicago. E’ qui, infatti, che sono stati presentati i risultati dello studio registrativo di Fase III (DECISION - stuDy of sorafEnib in loCally advanced or metastatIc patientS with radioactive Iodine refractory thyrOid caNcer) che ha valutato in questi pazienti ‘difficili’, ed attualmente privi di altre chance terapeutiche, l’uso del farmaco orale di Bayer, sorafenib (Nexavar®). Si tratta di risultati soddisfacenti e che lasciano ben sperare: l’utilizzo di questo farmaco, già usato con soddisfazione contro altri aggressivi tumori, ha infatti aumentato significativamente la sopravvivenza libera da progressione di malattia (PFS) in confronto a placebo. In sostanza nei pazienti così trattati si verifica una riduzione del rischio di progressione di malattia o morte del 41% in confronto ai pazienti trattati con placebo.

Lo studio di fase  III DECISION di Nexavar® (sorafenib) ha raggiunto il suo obiettivo primario aumentando la sopravvivenza libera da progressione di malattia dei pazienti affetti da tumore differenziato della tiroide, refrattari al radio-iodio

Berlino – Bayer HealthCare Pharmaceuticals e Onyx Pharmaceuticals, Inc. hanno annunciato che lo studio di fase III di Nexavar® (sorafenib) condotto in pazienti affetti da tumore differenziato della tiroide localmente avanzato o metastatico, refrattario al radio-iodio (RAI) ha raggiunto il suo endpoint primario aumentando significativamente la sopravvivenza libera da progressione di malattia.

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