Le malattie croniche sono patologie che presentano sintomi costanti nel tempo e per le quali le terapie non sono quasi mai risolutive.
L'incidenza di queste patologie, che possono essere di origini molto diverse, è molto alta. Le malattie croniche rappresentano circa l'80 per cento del carico di malattia dei sistemi sanitari nazionali europei.

Verona - Sono più a rischio di infezione da virus Hiv. Arrivano sempre più tardi alla diagnosi di sieropositività, che si concentra soprattutto tra i 30 e i 39 anni. Riescono a controllare la malattia grazie ai farmaci e sempre più spesso sono in trattamento antiretrovirale anche in menopausa, con necessità ben diverse dai coetanei maschi. La gestione dell’Aids al femminile rappresenta una delle sfide più significative per gli esperti che dal 17 al 19 maggio si sono confrontati a Riccione alla VII Conferenza italiana su Aids e retrovirus (ICAR).

In Lombardia, per i malati di Parkinson è sempre più difficile e costoso reperire i farmaci necessari alla terapia. Dal novembre 2014 – a seguito del mutato quadro normativo a livello regionale – “si è determinata una situazione di sostanziale irreperibilità dei farmaci necessari presso le strutture sanitarie ospedaliere e le farmacie. Con un contestuale aumento esponenziale”. La denuncia viene dai presidenti di 12 associazioni lombarde – di cui alcune aderiscono a “Parkinson Italia” e altre sono indipendenti – che hanno scritto all'assessore regionale alla Salute, Mario Mantovani, una lettera comune per denunciare la situazione e sollecitare il suo intervento.

Secondo una notizia pubblicata sull’International Business Times, l’azienda farmaceutica GlaxoSmithKline ha dato il via ad una collaborazione con l’Università del North Carolina a Chapel Hill (UNC-CH), con lo scopo di trovare una cura per l'HIV e l'AIDS.

Milano, 21 maggio 2015 - Gilead Sciences conferma che ha raggiunto con AIFA un accordo di rimborso di tipo Nazionale secondo una procedura di tipo accelerato per i farmaci Sovaldi® e Harvoni® come risultato dell’impegno condiviso - volto a consentire un ampio accesso al trattamento e alle cure per l’HCV - e grazie al sostegno della comunità scientifica e dei pazienti.

Milano – Uno studio dei ricercatori dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, una delle 18 strutture di eccellenza del Gruppo Ospedaliero San Donato, in collaborazione con il Brigham and Women’s Hospital di Boston, ha individuato una particolare variante genetica associata alla risposta all’interferone beta, uno dei farmaci usati nel trattamento della Sclerosi Multipla.

La Germania è il primo paese nel quale Xadago è disponibile come add-on alla levodopa da sola o in combinazione con altre terapie farmacologiche per la MP.

Milano – Zambon S.p.A., azienda internazionale fortemente impegnata nell’area terapeutica del Sistema Nervoso Centrale (SNC), e il suo partner Newron Pharmaceuticals S.p.A. (“Newron”), azienda che si dedica alla ricerca e sviluppo di terapie innovative nell’ambito del  SNC, hanno annunciato il lancio in Germania di Xadago (safinamide) per il trattamento della Malattia di Parkinson (MP) idiopatica. La Germania è il primo paese a lanciare Xadago, recentemente approvato come farmaco in aggiunta alla sola Levodopa (L-dopa) o in combinazione con altre terapie farmacologiche per la Malattia di Parkinson in pazienti fluttuanti in stadio medio-avanzato della malattia.

Il pm Guariniello indaga per lesioni e omissione di trattamenti sanitari

Le vicende legate all'approvazione e alla somministrazione dei nuovi farmaci eradicanti contro l'epatite C varcano le soglie della procura. Il pm torinese Raffaele Guariniello ha infatti aperto un procedimento in cui si indaga per lesioni e omissione di trattamenti sanitari, secondo il magistrato sabaudo il prezzo del farmaco sarebbe troppo elevato e questo renderebbe troppo gravoso l'accesso alle terapie. Se all'inizio si parlava di 77 mila euro per ciclo terapeutico oggi si è scesi più o meno a quarantamila, anche grazie a una lunga trattativa in cui è stata parte attiva il ministero della Salute. La somma è giustificata, come dice un recente studio coordinato dal Brigham and Women's Hospital di Boston. Ma resta alta. Soprattutto tenendo conto che sarebbero almeno cinquantamila in tutta Italia le persone in attesa del Sofosbuvir.

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