Le malattie croniche sono patologie che presentano sintomi costanti nel tempo e per le quali le terapie non sono quasi mai risolutive.
L'incidenza di queste patologie, che possono essere di origini molto diverse, è molto alta. Le malattie croniche rappresentano circa l'80 per cento del carico di malattia dei sistemi sanitari nazionali europei.

Gilead Sciences, Inc. (Nasdaq: GILD) ha annunciato i dati pre-clinici e i risultati degli studi clinici di Fase I e II a sostegno dello sviluppo di un regime pan-genotipico sperimentale interamente orale con Sovaldi® (sofosbuvir 400 mg/SOF), GS-5816 (l’inibitore sperimentale del complesso di replicazione NS5A) e GS-9857 (un inibitore sperimentale della proteasi NS3/4A). Questi dati sono stati presentati al 50° Convegno annuale (International Liver Congress™ 2015) della European Association for the Study of the Liver (Associazione europea per lo studio del fegato), di Vienna.

Gilead Sciences, Inc. (Nasdaq: GILD) ha annunciato i risultati di diversi studi clinici di Fase II che hanno valutato gli usi sperimentali di Harvoni® (ledipasvir 90 mg/sofosbuvir 400 mg) e di altri regimi basati su Sovaldi® (sofosbuvir 400 mg) per il trattamento dell’infezione cronica da virus dell’epatite C (HCV) nei pazienti con malattia epatica in fase avanzata, ivi inclusi i pazienti con cirrosi scompensata, quelli con epatite C colestatica fibrosante (una rara e grave forma della malattia, che insorge dopo un trapianto di fegato) e quelli con ipertensione portale. Questi dati sono stati presentati al 50° Congresso annuale (International Liver Congress™ 2015) della European Association for the Study of the Liver (Associazione europea per lo studio del fegato), di Vienna.

Cambia il bersaglio nella lotta al diabete. Arriva in Italia, infatti, la prima terapia che agisce sui reni - che funzionano come due “rubinetti del glucosio” nel nostro organismo - permettendo l’eliminazione dello zucchero in eccesso e la riduzione della glicemia.
La nuova molecola, Dapagliflozin, è ora disponibile anche in Italia (già presente in 49 Paesi nel mondo) ed è considerata la terapia pioniera di una nuova classe di farmaci, i cosiddetti inibitori del co-trasportatore di sodio-glucosio 2 (SGLT2), una proteina responsabile del 90% del riassorbimento del glucosio da parte dei reni.

Recentemente sono state pubblicate, sulla rivista Inflammatory Bowel Disease, le linee guida per la gestione delle fistole perianali associate alla malattia di Crohn.
Un gruppo multidisciplinare di esperti ha lavorato alla stesura di queste nuove linee guida con lo scopo di fornire risposta ad una manifestazione tipica della malattia, che può portare ad una significativa morbidità.

Recentemente è stata realizzata una revisione sistematica della letteratura che ha portato a ridefinire il concetto di dolore neuropatico. I risultati ottenuti dalla revisione, condotta dall’Associazione Internazionale per lo studio del dolore, ha definito il dolore neuropatico come “il dolore causato da una lesione o disturbo del sistema somatosensoriale”.
La revisione, pubblicata dalla Mayo Foundation for Medical Education and Research, ha fatto anche il punto della situazione sui trattamenti oggi disponibili per i soggetti affetti da questa patologia ovvero: terapie farmacologiche, non farmacologiche e interventistiche.

Dopo numerose ricerche condotte da sei diverse istituzioni presenti in Canada, Francia e Svizzera in collaborazione con i laboratori della  società biotecnologica francese ABIVAX, è stato pubblicato il nuovo meccanismo d’azione del farmaco sperimentale anti-HIV conosciuto con la sigla ABX464.
I dati sono stati pubblicati sulla rivista Retrovirology.

I risultati della seconda fase di sperimentazione del vaccino Tat pubblicati su Retrovirology

Il Vaccino Tat in associazione alla terapia farmacologica (HAART) è in grado di stimolare il sistema immunitario di un paziente con HIV aumentando l'efficacia degli antiretrovirali e di aumentare sensibilmente le cellule T CD4+, bersaglio del virus. È questo il risultato della seconda fase di sperimentazione del vaccino Tat, messo a punto dall’équipe guidata da Barbara Ensoli, Direttore del Centro Nazionale Aids dell’Istituto Superiore di Sanità, condotta su 168 pazienti, seguiti per tre anni consecutivi, in undici centri clinici italiani diffusi in tutta la penisola.

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