Le malattie croniche sono patologie che presentano sintomi costanti nel tempo e per le quali le terapie non sono quasi mai risolutive.
L'incidenza di queste patologie, che possono essere di origini molto diverse, è molto alta. Le malattie croniche rappresentano circa l'80 per cento del carico di malattia dei sistemi sanitari nazionali europei.

Uno studio finlandese ha scoperto ha infatti mostrato una diminuzione dei batteri appartenenti alla famiglia delle Prevotellaceae nel microbioma intestinale di pazienti con Morbo di Parkinson (PD) rispetto a persone sane di controllo.

Oggi sconfiggere definitivamente il virus dell’epatite C potrebbe non essere più un sogno bensì realtà. Questo potrebbe essere possibile in poche settimane, e non solo grazie ai nuovi farmaci sbarcati sul mercato, che purtroppo hanno un costo molto elevato (oltre 30 mila euro). Ci sarebbe un’altra valida alternativa, e a bassissimo costo (50 centesimi di dollaro): si tratta di un vecchio farmaco utilizzato contro le allergie che contiene la clorciclizina, in grado di impedire al virus di colonizzare le cellule del fegato.

Un gruppo di ricercatori della University of British Columbia (Vancouver, Canada) ha condotto una revisione della letteratura per valutare gli effetti sulla salute e sulla risposta alle terapie di interventi atti a migliorare l’aderenza in pazienti con malattie reumatiche. La ricerca è stata di recente oggetto di pubblicazione sulla prestigiosa rivista Annals of the Rheumatic Diseases.

La tossina botulinica A (Onabotulinum toxinA - onabotA), ha dimostrato la sua efficacia rispetto al placebo in pazienti con emicrania cronica (EC) anche nel lungo periodo. Questi dati di efficacia e sicurezza son stati pubblicati sulla rivista Cephalalgia sulla base di uno sudio condotto da un gruppo di ricercatori spagnoli del servizio di Neurologia dell’Ospedale Universitario Central de Asturias di Oviedo, che si è spinto a valutare l’effetto di questa tossina fino a 5 anni.

Un nuovo farmaco sperimentale per l’epatite C in fase di sviluppo da Achillion Pharmaceuticals, ACH-3102, ha dimostrato in fase II promettenti risultati quando combinato con sofosbuvir. Tale combinazione consentirebbe anche una minore durata del trattamento, pari a sei sole settimane contro le 12 che costituiscono l’attuale standard di cura.

E’ stato approvato in via definitiva dalla Commissione Europea liraglutide per il trattamento dell’obesità. L’indicazione approvata  si riferisce alla gestione cronica del peso corporeo in individui con un indice di massa corporea di 30 kg/m2 o superiore, o di 27kg/m2 o superiore in presenza di almeno una comorbidità correlata al peso corporeo.

Secondo uno studio pubblicato online sulla rivista Lupus Science and Medicine, l'impiego di dosi elevate di corticosteroidi (CS) sarebbe da annoverare tra le cause principali del danno d'organo in pazienti affetti da lupus sistemico eritematoso (LES).

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