Le malattie croniche sono patologie che presentano sintomi costanti nel tempo e per le quali le terapie non sono quasi mai risolutive.
L'incidenza di queste patologie, che possono essere di origini molto diverse, è molto alta. Le malattie croniche rappresentano circa l'80 per cento del carico di malattia dei sistemi sanitari nazionali europei.

Un’insulina 'intelligente' sperimentale – per ora nota con la sigla Ins-PBA-F e sviluppata da un team di biochimici della University of Utah – potrebbe funzionare per almeno 14 ore con una sola iniezione. Il nuovo prodotto è un derivato dell’insulina che si auto-attiva quando la glicemia aumenta ed è stato testato su topi con una forma di diabete di tipo 1.

L'infezione da virus dell'epatite C è associata ad un maggior rischio di malattia arteriosa periferica, o PAD, con un rischio quasi 12 volte maggiore nei pazienti di età superiore a 65 anni. Questi dati derivano da uno studio retrospettivo condotto in pazienti taiwanesi pubblicato sulla rivista Journal of Hepatology.

La proteina IL-9, prodotta da una particolare categoria di cellule del sistema immunitario - i linfociti Th9 - agirebbe direttamente sulle cellule che promuovono l'infiammazione caratteristica della sclerosi multipla. E’ quanto scoperto da uno studio della Fondazione Santa Lucia di Roma, pubblicato sulla rivista Clinical Science.

In occasione della Giornata Mondiale del Rene, che si celebra in tutto il mondo il 12 marzo, la Società Italiana di Nefrologia, lancia un appello alle istituzioni affinché ripensino con urgenza a un nuovo modello di presa in carico e gestione del paziente attraverso la costituzione di una rete nefrologica che possa garantire la tempestiva diagnosi e un percorso terapeutico ed assistenziale adeguato.

Una nuova speranza contro l’Hiv di tipo 1 e la sindrome da immunodeficienza acquisita (Aids), potrebbe arrivare da uno studio internazionale, che dimostra come l’interazione tra virus e proteine del complesso del poro nucleare (Npc) sia essenziale per la replicazione dell’Hiv nella cellula ospite. A documentare la scoperta uno studio, pubblicato sulla rivista Nature Communications, condotto da ricercatori dell’Istituto di tecnologie biomediche del Consiglio nazionale delle ricerche (Itb-Cnr), dell’Istituto Pasteur di Parigi, in collaborazione con l’Albert Einstein College of Medicine di New York e il centro di Statistica e scienze biomediche del San Raffaele di Milano.

Uno studio italiano - compiuto all'Icgeb di Trieste e guidato dal prof. Mauro Giacca - per la prima volta è riuscito a scoprire dove si ‘nasconde’ il virus Hiv nelle cellule umane, fotografando la struttura del nucleo dei linfociti e le zone d'ombra in cui il virus riesce a rendersi invisibile. La scoperta è stata pubblicata in questi giorni su Nature e potrebbe avere forti ricadute nello sviluppo di nuovi farmaci contro l'Aids. Alla ricerca hanno collaborato il Dipartimento di Medicina dell'Università di Trieste, l'Università di Modena e il Genethon di Parigi.

La decisione relativa all’Autorizzazione all’Immissione in Commercio (AIC) da parte della Commissione europea è prevista per il secondo trimestre

AbbVie ha annunciato nei giorni scorsi che il Comitato europeo per i Medicinali per Uso Umano (CHMP, Committee for Medicinal Products for Human Use) dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha espresso un parere positivo per HUMIRA® (adalimumab) per il trattamento della psoriasi cronica a placche grave nei bambini e negli adolescenti a partire dai quattro anni di età.

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