I segni e i sintomi dell'ipofosfatasia, malattia ereditaria che colpisce lo sviluppo delle ossa e dei denti variano ampiamente e possono comparire in qualunque momento, da prima della nascita fino all'età adulta. Le forme più gravi della malattia tendono a verificarsi prima della nascita e nella prima infanzia. L'ipofosfatasia indebolisce e ammorbidisce le ossa, causando anomalie scheletriche simili a un altro disturbo osseo dell'infanzia, il rachitismo. I neonati affetti nascono con arti corti, un torace dalla forma anomala e le ossa del cranio molli. Ulteriori complicazioni nell'infanzia includono una scarsa alimentazione e un mancato aumento di peso, problemi respiratori e alti livelli di calcio nel sangue (ipercalcemia), che possono portare a vomito e problemi renali ricorrenti. Queste complicazioni sono in alcuni casi pericolose per la vita.
Il codice di esenzione dell'ipofosfatasia è RC0160.

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Per chi non si occupi di medicina e salute, leggere ed interpretare l’esito dei principali esami del sangue può risultare piuttosto complesso ma chiunque abbia un minimo di dimestichezza con la materia – o si sia quantomeno sottoposto a questo tipo di analisi mediche più di una volta nella vita – saprà che oltre all’esame emocromocitometrico, alla glicemia e al livello del colesterolo, gli esami più frequenti sono quelli del pannello epatico che comprende AST, ALT e GGT. Tuttavia, in associazione a questi capita spesso di trovare la fosfatasi alcalina (ALP). Per qualcuno si tratta solamente dell’ennesima variabile vicino alla quale ci si augura soltanto di non vedere l’asterisco che indica un’alterazione dei valori ma la fosfatasi alcalina è un enzima che riveste un ruolo importante per l’organismo in quanto presente a livello di organi come fegato, ossa, reni e intestino. Alterazioni significative dei suoi livelli possono essere correlate a patologie del fegato e delle ossa ma le mutazioni del gene della fosfatasi alcalina che codifica per la fosfatasi alcalina tessuto-non specifica (TNSAP) rappresentano la principale causa di ipofosfatasia.

Asfotasi alfa è uno dei farmaci orfani di maggiore successo degli ultimi tempi

Nel film Unbreakable – il predestinato, Samuel L. Jackson interpretava un uomo affetto da osteogenesi imperfetta, una patologia che espone a frequenti fratture ossee i soggetti malati. L'osteogenesi imperfetta produce una sintomatologia piuttosto simile a quella dell'ipofosfatasia, un disordine metabolico raro in seguito al quale i malati incorrono in profonde alterazioni scheletriche dovute ad una grave ipomineralizzazione ossea che determina un altissimo tasso di mortalità in epoca prenatale e nel periodo neonatale. Nelle forme infantili la malattia può esordire già prima dei 6 mesi con difetti di saldatura delle principali suture craniche (craniosinostosi) che portano al manifestarsi di letali anomalie nella forma del cranio. Le forme tardive che caratterizzano l'età adulta si presentano, tra gli altri sintomi, con la comparsa di fratture ricorrenti e artrite. L'ipofosfatasia è, infatti, una malattia ereditaria autosomica recessiva  provocata dalle mutazioni nel gene ALP che codifica per la fosfatasi alcalina, un enzima strettamente correlato a patologie epatiche ed ossee. Le carenze di questo enzima determinano una seria instabilità ossea della cassa toracica con importanti complicazioni a livello respiratorio.

MILANO - L'ipofosfatasia è stata descritta nel 1948 da J.C. Rathbun, che la differenziò dalle “ben note entità cliniche dell'osteogenesi imperfetta e dell'acondroplasia” per alcuni riscontri insoliti, in particolare livelli estremamente bassi di fosfatasi alcalina e convulsioni. Ora sappiamo che l'ipofosfatasia è una rara ed eterogenea malattia ereditaria del metabolismo osseo e minerale, causata da un certo numero di mutazioni con perdita di funzione nel gene della fosfatasi alcalina epatica, con una riduzione generalizzata dell'attività isoenzimatica della fosfatasi alcalina tessuto-aspecifica (fegato, midollo e reni).

Molti pazienti incorrono in una malattia rara in momenti ben precisi della loro esistenza: il più delle volte capita nei primi anni di vita ma può accadere anche nei giorni subito successivi alla nascita. Esistono malattie che possono, addirittura, avere esordio prima della nascita di un bambino e che hanno conseguenze fatali, come nel caso dell’ipofosfatasia (HPP), una patologia molto più che rara (una persona ogni 100.000 nati vivi può esserne afflitta) nella quale si osserva un difetto di mineralizzazione ossea causato da una diminuzione di attività della fosfatasi alcalina sierica e ossea.

USA – La Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti ha annunciato l'approvazione ufficiale di Strensiq (asfotase alfa), una terapia enzimatica sostitutiva prodotta da Alexion per il trattamento dell'ipofosfatasia (HPP), una rara malattia metabolica ereditaria in cui un deficit dell'enzima 'fosfatasi alcalina' (ALP) determina una difettosa mineralizzazione ossea che conduce a gravi disabilità e, soprattutto nei pazienti pediatrici, a complicazioni pericolose per la vita. Strensiq rappresenta il primo trattamento finora approvato per l'ipofosfatasia, ed è indicato per le forme di HPP ad esordio perinatale, infantile e giovanile.

Il commento della Prof.ssa Maria Luisa Brandi (Firenze), che ha classificato in una nuova tassonomia 116 rare malattie scheletriche

FIRENZE – L’ipofosfatasia è una rara malattia del metabolismo minerale osseo dovuta a un deficit della fosfatasi alcalina. La ridotta attività di questo enzima, molto importante per lo scheletro, alla base della mineralizzazione, causa fragilità ossea. “È una patologia che può insorgere in fase neonatale (se la mutazione è molto grave, si ha un esordio precoce), ma anche in una fase successiva, e può essere potenzialmente mortale” spiega la Prof.ssa Maria Luisa Brandi, Ordinario di Endocrinologia all’Università degli Studi di Firenze.

CHESHIRE, Conn. - La Commissione europea ha approvato l'uso di Strensiq™ (asfotase alfa) come terapia enzimatica sostitutiva a lungo termine per i pazienti affetti da ipofosfatasia (HPP) con esordio pediatrico, per il trattamento delle manifestazioni a livello osseo. Lo ha annunciato Alexion Pharmaceuticals, Inc. Il riassunto delle caratteristiche del prodotto (SmPC) dichiara che l'HPP è associata a manifestazioni ossee multiple, come rachitismo/osteomalacia, alterazioni del metabolismo calcio e fosfato, crescita e mobilità ridotte, insufficienza respiratoria che può richiedere ventilazione, e convulsioni sensibili alla vitamina B6.

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