Il risultato emerge da uno studio giapponese presentato al Digital International Liver Congress 2020
Uno studio giapponese, presentato al Digital International Liver Congress (DILC) 2020, ha dimostrato che la combinazione di bezafibrato più acido ursodesossicolico (UDCA) migliora la sopravvivenza libera da trapianto di fegato rispetto a nessun trattamento o alla monoterapia con UDCA nei pazienti con colangite biliare primitiva (CBP).
Quello con l’acido ursodesossicolico è il trattamento farmacologico di prima linea finora raccomandato per la colangite biliare primitiva in Europa. Tuttavia, in circa il 20% dei pazienti la risposta è inadeguata, i pazienti risultano a maggior rischio di complicanze epatiche e hanno maggiori probabilità di aver bisogno di trapianto di fegato rispetto a coloro che rispondono al trattamento.
Il bezafibrato è un farmaco ipolipidemico attualmente approvato per il trattamento della CBP in Francia. È stato utilizzato in Giappone per più di un decennio come trattamento di seconda linea per i pazienti con CBP e con una risposta incompleta all'UDCA, consentendo una valutazione della sua efficacia a lungo termine come trattamento in combinazione.
Lo studio in questione è un'analisi retrospettiva di 8.180 pazienti con CBP: 6.087 (74%) hanno ricevuto la monoterapia con UDCA, 943 (12%) hanno ricevuto una combinazione di UDCA e bezafibrato e 1.133 (14%) non hanno ricevuto alcun trattamento; i rimanenti 17 pazienti hanno ricevuto la monoterapia con bezafibrato.
Nello studio, i pazienti trattati con UDCA in monoterapia hanno mostrato un rischio significativamente inferiore di decesso per tutte le cause o trapianto di fegato rispetto a quelli che non hanno ricevuto alcun trattamento, e l'aggiunta di bezafibrato all'UDCA ha conferito un'ulteriore riduzione del rischio rispetto alla monoterapia con UDCA. La sperimentazione conferma che l'aggiunta di bezafibrato alla terapia con UDCA migliorerebbe sia i marcatori biochimici che i risultati a lungo termine nella CBP, specialmente nei pazienti con una risposta inadeguata all’UDCA.
Fonte: Pharmastar.it
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