Le malattie metaboliche sono un gruppo eterogeneo di patologie rare causate da un deficit specifico di una delle vie metaboliche. Si tratta di malattie causate da un’alterazione di quei processi biochimici che consentono alla cellula di utilizzare e scomporre sostanze come i carboidrati, le proteine e i lipidi in composti più semplici per ricavarne energia. Le malattie metaboliche sono più di 1400, alcune di esse ancora di difficile diagnosi. Oggi, però, per più di 40 patologie metaboliche esiste la possibilità dello screening neonatale esteso, che permette di riconoscere malattie che possono comportare disabilità gravissima quando non diagnosticate alla nascita e immediatamente trattate. Per informazioni sui codici di esenzione delle malattie metaboliche è possibile consultare l'apposita GUIDA.

Per una classificazione delle malattie metaboliche vi invitiamo a consultare questo link.

I bambini dell'Associazione Italiana Glut1 OnlusLorenzo ha tre anni ed è il paziente più piccolo mai diagnosticato in Italia con la sindrome da deficit di GLUT1 (GLUT1-DS). Lorenzo ha avuto la diagnosi a soli 5 mesi, ed è anche il bimbo più piccolo in Italia che a suo tempo abbia mai iniziato la dieta chetogenica (a nemmeno sei mesi), attualmente l’unico trattamento in grado di tenere sotto controllo alcuni sintomi di questa sindrome genetica rara.

In Italia si stimano tra i 300 e 400 pazienti pediatrici, ma quelli con diagnosi accertata sono meno di 200

La sindrome da deficit del trasportatore del glucosio di tipo 1 (sindrome da deficit di GLUT1 o GLUT1-DS) è una malattia genetica rara che compromette il normale transito del glucosio dal sangue al cervello, causando l’assenza o una forte riduzione del glucosio stesso a livello encefalico, con conseguenze cerebrali gravissime. Di questa patologia ci parla Pierangelo Veggiotti, Professore ordinario di Neuropsichiatria infantile (Dipartimento di Scienze biomediche e cliniche L. Sacco – Università di Milano) e Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Neurologia pediatrica presso l'Ospedale “Vittore Buzzi” di Milano.

I pazienti che hanno ricevuto il trattamento al dosaggio più basso hanno mostrato un miglioramento nel controllo della glicemia

Novato (USA) – Ultragenyx Pharmaceutical ha recentemente annunciato i primi positivi risultati di sicurezza ed efficacia ottenuti nello studio di Fase I/II su DTX401, una terapia genica sperimentale, basata su virus adeno-associato (AAV), in via di sviluppo per la malattia da deposito di glicogeno di tipo Ia (GSDIa). I dati in questione riguardano il primo gruppo di pazienti coinvolto nello studio, che è stato sottoposto al dosaggio più basso del farmaco.

I pazienti con malattie metaboliche ereditarie (MME) oggi possono diventare adulti. La possibilità di individuarle precocemente tramite lo screening neonatale unita alla capacità di trattarle con una terapia specifica – molte volte di sostituzione enzimatica – ha consolidato la necessità di creare dei percorsi per offrire ai pazienti una continua e attenta assistenza. Specialmente nel momento chiave del passaggio dall’età pediatrica all’età adulta, un nodo considerato critico per molti malati. Per questo nasce a Padova quello che probabilmente è il primo ambulatorio multidisciplinare dedicato proprio agli adulti affetti da patologie metaboliche ereditarie.

Le malattie rare del metabolismo sono un gruppo eterogeneo di patologie, genetiche e non tutte di natura ereditaria, causate da un difetto in una delle numerose vie metaboliche. A queste condizioni appartengono anche le omocistinurie e le organico-acidurie che, in particolare, sono malattie del metabolismo degli amminoacidi. Dell'argomento si è parlato a Catania, durante la IX edizione del congresso SIMMESN.

All'indagine possono partecipare, in forma anonima, pazienti e caregiver, anche italiani: la scadenza per la compilazione del questionario è fissata al 20 gennaio 2019

MetabERN, la Rete di Riferimento Europea (ERN) per le malattie metaboliche ereditarie, ha annunciato, sul proprio sito web, lo sviluppo di un nuovo strumento utile per indagare i bisogni dei pazienti affetti da disturbi congeniti della glicosilazione (CDG): si tratta del Questionario di immunologia e CDG (ImmunoCDGQ) per pazienti e caregiver, promosso da CDG & Allies - PPAIN, la rete di ricerca internazionale sui disturbi congeniti della glicosilazione, in collaborazione con altre istituzioni, come l’associazione portoghese dei pazienti con CDG, l’Università NOVA di Lisbona (Portogallo) e l'ospedale universitario UZ Leuven (Belgio).

Una nuova variante del gene è stata individuata in un bambino di 8 anni affetto dalla patologia

Toronto (CANADA) – Il deficit multiplo di acil-CoA deidrogenasi (MADD), chiamato anche aciduria glutarica di tipo 2, è una malattia che influenza il metabolismo degli amminoacidi e degli acidi grassi. Le presentazioni sono clinicamente eterogenee e possono variare da una grave forma neonatale con ipoglicemia, acidosi metabolica ed epatomegalia, con o senza anomalie congenite, a una miopatia a insorgenza tardiva dovuta ad accumulo di lipidi.

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