Si chiama CB2 ed è associato alla forma cronica di malattia

La porpora trombocitopenica idiopatica (ITP) è una malattia autoimmune e, sebbene il meccanismo di insorgenza sia ancora in parte sconosciuto, si ipotizza che le cellule T giochino un ruolo cruciale nella sua manifestazione. Sarebbe, in particolare, la mutazione nel gene che codifica per il recettore cannabinoide di tipo II (CB2), una proteina espressa proprio sulle cellule T e altre cellule immunitarie, a determinare la predisposizione genetica per la risposta autoimmunitaria tipica della malattia e per l’insorgenza della forma cronica.

Lo hanno individuato i ricercatori del Dipartimento di Pediatria della Seconda Università di Napoli, guidati dal prof. Silverio Perrotta, osservando la frequenza allelica del polimorfismo in 190 bambini, età media di 7 anni, che hanno manifestato una forma acuta o cronica di ITP nel periodo dal marzo 1995 a dicembre 2009. Confrontando i risultati genetici di questi bambini con quelli di 600 bambini sani, i ricercatori hanno non solo hanno confermato il ruolo del recettore CB2 nella reazione autoimmune a cui sono soggetti i bambini che presentano ITP ma ha anche messo in luce l’associazione tra un funzionamento anomalo di questo recettore e la forma cronica della malattia.

Questo studio caso-controllo, pubblicato sulla rivista scientifica Haematologica lo scorso dicembre, fornisce elementi finora sconosciuti per un’eventuale futuro terapeutico per la forma cronica della ITP, identificando il recettore CB2 come bersaglio molecolare. Tuttavia, ulteriori studi sono necessari per chiarire nel dettaglio questo meccanismo di insorgenza.








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