La donna, trovando sempre occupato il posto auto per disabili sotto casa, ne ha richiesto uno in concessione. Ma il suo Comune, che non ha mai adottato il relativo regolamento, gliel'ha negata
CISTERNA DI LATINA – Spesso, alle difficoltà che i disabili si trovano costretti ad affrontare, si sommano quelle causate dalla burocrazia. È il caso di Arianna, una donna di 45 anni che abita a Cisterna di Latina: pochi mesi fa O.Ma.R. ha raccontato la sua storia. Questa volta Arianna ci parla dall'ospedale Umberto I di Roma, dove è stata ricoverata per il riacutizzarsi della fibrosi cistica, contro cui combatte dalla nascita. Una malattia che toglie letteralmente il fiato e che rende molto faticosi anche i piccoli gesti di tutti i giorni. Arianna, infatti, la notte ha bisogno dell'ossigenoterapia, e dal gennaio 2013 è in lista d'attesa per un doppio trapianto di polmoni.
È facile capire che, nella sua situazione, avere un parcheggio vicino a casa è essenziale. Nella via dove abita ci sono tre posti riservati ai disabili, a fronte di quattro persone portatrici di handicap che vi risiedono. E capita sempre più spesso che uno di quei parcheggi venga occupato occasionalmente da un'altra automobile (munita del tesserino rilasciato dalla ASL, che ha quindi tutto il diritto di farlo). Arianna è quindi costretta a parcheggiare più lontano, e camminare per lunghe distanze per lei non è facile.
Così, il 1 dicembre 2016, fa richiesta al Comune di un posto auto in concessione, personalizzato, allegando tutta la dovuta documentazione medica che ne certifica, fra l'altro, l'invalidità totale e permanente.
La risposta che riceve è però negativa. «Nell'ambito dei parcheggi o delle attrezzature per la sosta dei veicoli al servizio di persone disabili, devono essere riservati gratuitamente ai detentori del contrassegno almeno 1 posto ogni 50 o frazione di 50 posti disponibili», scrive il Comandante della Polizia Locale, citando l'art. 11 comma 5 del D.P.R. n. 503 del 24.07.1996. «Tale presupposto non trova riscontro nel caso da Lei esposto perché nella via dove risiede insistono già tre parcheggi destinati alla sosta delle vetture per portatori di handicap, mentre il numero totale dei parcheggi destinati alla sosta è certamente inferiore a 150. Analogamente non trova applicazione la richiesta di personalizzazione del posto auto in quanto il Comune non ha disciplinato la materia con apposito regolamento», conclude il dirigente.
“Una lacuna gravissima – commenta l'avvocato Marianicoletta Mari – che va a sommarsi alla discrezionalità concessa dalla norma al Comune”.
“L'attuale articolo 381 DPR 495/1992 (e successive modificazioni) afferma infatti che “nei casi in cui ricorrono particolari condizioni di invalidità della persona interessata, il comune può (e non deve), con propria ordinanza, assegnare a titolo gratuito un adeguato spazio di sosta individuato da apposita segnaletica indicante gli estremi del “contrassegno di parcheggio per disabili” del soggetto autorizzato ad usufruirne. Tale agevolazione, se l'interessato non ha disponibilità di uno spazio di sosta privato accessibile, nonché fruibile, può essere concessa nelle zone ad alta densità di traffico, dietro specifica richiesta da parte del detentore del “contrassegno di parcheggio per disabili”.
Il parcheggio in concessione non è, quindi, un diritto “automatico” del titolare del contrassegno che ne faccia richiesta, certificando la sua disabilità, dimostrando di non possedere uno spazio di sosta privato accessibile o fruibile e di vivere tale bisogno in una zona ad alta intensità di traffico, poiché gli elementi di discrezionalità concessi al Comune, cui spetta la responsabilità dell'ordinanza, sono sufficientemente ampi da limitare le concessioni.
Ogni Comune – prosegue l'avvocato Mari – si organizza autonomamente e con una certa discrezionalità, adottando un regolamento interno per il rilascio delle concessioni ad personam per i disabili. Il fatto poi che il Comune di Cisterna di Latina non abbia ancora provveduto in tal senso denota una palese mancanza di sensibilità nei confronti di una problematica sociale che va a discapito di Arianna e di tutte le persone che come lei vivono tale condizione.
Per quanto riguarda la dislocazione degli stalli per la sosta dei veicoli al servizio di persone con disabilità, si rileva che solo nel condominio dove risiede Arianna ci sono 4 persone disabili e nel sottostante parcheggio l'amministrazione del Comune di Cisterna ha previsto la presenza di tre stalli, ed anche questo è un fatto di cui si dovrebbe tenere conto», conclude l'avvocato.
Perché ormai, dopo le 7 di sera, il parcheggio dove Arianna è solita lasciare l'auto è sempre occupato. “Spesso vado a trovare i miei nipoti, che mi chiedono di restare per cena”, racconta. “Io gli dico che non posso trattenermi, ma loro sanno che il motivo è la paura, al ritorno, di dover parcheggiare lontano da casa”.
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