AstraZeneca ha presentato gli ultimi dati ottenuti dallo studio AURA,  in corso su AZD9291 nei pazienti con cancro avanzato al polmone non a piccole cellule (NSCLC), positivi sia alla mutazione di resistenza T790M sia alle altre mutazioni del recettore del fattore di crescita epidermico (EGFRm).  
AZD9291 è un inibitore delle tirosin-chinasi (TKI) dell’EGFR, da assumere in monosomministrazione giornaliera, selettivo e irreversibile, creato per identificare come target terapeutico sia le mutazioni EGFRm che la T790M. Al momento non ci sono altri trattamenti specificamente autorizzati per i pazienti, con NSCLC avanzato, che presentino entrambi i tipi di mutazioni.
Lo studio AURA di Fase I/II in corso sta valutando AZD9291 nei pazienti con NSCLC avanzato e la progressione della malattia in seguito al trattamento con TKI dell’EGFR.

I dati dimostrano una sopravvivenza mediana libera da progressione (PFS) di 13,5 mesi. I dati aggiornati mostrano anche un tasso di risposta globale ad AZD9291 80 mg del 54% e una durata mediana della risposta di 12,4 mesi.

Nel presentare gli ultimi dati alla European Lung Cancer Conference (ELCC) 2015 di Ginevra, il ricercatore principale dello studio AURA, il Prof. Pasi A. Jänne, Direttore del Lowe Center for Thoracic Oncology del Dana-Farber Cancer Institute e Professore di Medicina alla Harvard Medical School, ha posto l’accento sull’attività prolungata di AZD9291, come indicato dai parametri chiave della risposta del paziente: “Ci sono alcune opzioni attualmente disponibili per i pazienti con cancro al polmone non a piccole cellule avanzato con mutazione del gene EGFR che subiscono una progressione della malattia a causa di una seconda mutazione conosciuta come T790M. Di solito ci si limita alla chemioterapia o a riprendere il trattamento con inibitori della tirosin-chinasi dell’EGFR. Poiché lo studio AURA continua a dare risultati e la tendenza a una sopravvivenza libera da progressione e a una risposta clinica duratura continua, in futuro AZD9291 potrebbe diventare un’opzione di trattamento per i pazienti con NSCLC avanzato con mutazione del gene EGFR”.

Consulta il comunicato stampa originale (lingua inglese).

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