I dati ad interim di uno studio di fase II, che sarà presentato in esteso all’ASCO (American Society of Clinical Oncology), dimostrano come l’anti PD-L1 di Roche, un farmaco sperimentale progettato per rendere le cellule tumorali più vulnerabili allo stesso sistema immunitario dell’organismo noto come MPDL3280A, ha raddoppiato la sopravvivenza rispetto a docetaxel in pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule (NSCLC), il cui tumore esprimeva i massimi livelli di PD-L1.

Un miglioramento della sopravvivenza è stato osservato anche in persone che avevano media e alta (HR = 0,56) o qualsiasi livello di espressione di PD-L1 (HR = 0,63), come caratterizzato da un test sviluppato da Roche. Questi dati aprono la strada all’uso del PD-L1 come biomarker per stabilire le probabilità di risposta alla nuova classe di farmaci immuno oncologici.

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