Monza e Brianza – Gerardo vive a Muggiò, è il papà di Giulia, una ragazza affetta da ben tre malattie rare che necessita di molte cure, e ormai da anni, è senza lavoro. Da un anno e mezzo, inoltre, non percepisce più il sussidio di occupazione e lui e la sua famiglia versano in condizioni di difficoltà. In passato abbiamo già accolto la sua richiesta di aiuto e pubblichiamo di seguito il suo nuovo appello, affinché qualcuno possa aiutarlo a trovare un’occupazione che gli permetta di mantenere la sua famiglia e provvedere alle cure della figlia.
“Mi chiamo Gerardo e sono il padre di una ragazza affetta da tre malattie rare che la rendono non autosufficiente e bisognosa di essere accudita giorno e notte: mia moglie le sta sempre accanto.
Nella mia vita ho sempre lavorato e sono sempre riuscito a mantenere la mia famiglia, pur con tutte le difficoltà e i costi che una malattia rara comporta. Due anni fa, purtroppo, ho perso il lavoro di muratore e da allora ho mandato più di 5000 curricula, ma niente. Intanto, in questo periodo, non sono di certo stato con le mani in mano ed ho frequentato Corsi di specializzazione conseguendo il Patentino per la guida del muletto insieme ad attestati per il montaggio e smontaggio ponteggi, per la bonifica dell’amianto, la guida delle gru e la sicurezza sul lavoro.
Dal mese di giugno 2014, purtroppo, non prendo più nemmeno il sussidio di disoccupazione e la situazione è davvero insostenibile: io non chiedo soldi, chiedo solo di poter continuare a lavorare per assicurare alla mia Giulia le cure necessarie e per garantirle un’esistenza decorosa. Niente di più.
Io e mia moglie siamo persone riservate e per noi è imbarazzante doversi esporre pubblicamente, ma siamo disposti a tutto per la nostra bambina, perché per noi lei è ancora una bambina.
Mia figlia Giulia, nonostante le sue difficoltà fisiche, è una ragazza allegra che ha sempre voglia di stare con gli altri e la sua allegria e la sua simpatia sono, come dicono tutti, davvero contagiose: aiutatemi a non far sparire dal suo volto il suo sorriso, perchè per noi che l’amiamo è la ricompensa più bella per i nostri sacrifici.”
Se tra i nostri lettori c’è qualcuno in grado di aiutare Gerardo e la sua famiglia, può scriverci all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
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