Francavilla Fontana (Brindisi) - Francesco ha 4 anni e mezzo, ma dimostra 11 mesi: ha una delezione del cromosoma 18 con duplicazione del 10, e per questo è sordo, non parla, ha un ritardo psicomotorio grave, tanto che non camminare in modo autonomo. E in più, ha i segni di una lipodistrofia. La sua è una malattia rara e sconosciuta, per la quale neanche i medici riescono a trovare un nome, ma i suoi genitori, Cosimo e Daniela, non si arrendono e desiderano che il proprio figlio possa vivere con dignità. Per questo il papà Cosimo, sta cercando disperatamente un lavoro per poter garantire una sicurezza economica al suo piccolo.
Il suo appello è raccolto dal quotidiano BrindisiOggi, in un articolo del 28 gennaio.
Cosimo infatti, aveva un negozio di prodotti ortofrutticoli a Francavilla Fontana (Brindisi), ma ha dovuto fare una scelta: o accompagnare Francesco alle visite mediche o lavorare. La sua natura di genitore premuroso lo ha portato a seguire il figlio per tentare di scoprire quella rarissima malattia che non ha ancora un nome.
Lo Stato, purtroppo, non aiuta chi vive in famiglia casi di malattie rare come quella di Francesco. “Per mesi – spiega Cosimo a BrindisiOggi - ho dovuto chiudere il negozio, ma avevo comunque da pagare le tasse. Mi arrangio come posso, non butto mai niente delle occasioni che mi si presentano, ma cerco un lavoro che mi dia stabilità, che mi permetta di sostenere la mia famiglia: è per Daniela e Francesco che vado avanti”.
Cosimo è volenteroso, serio e ha acquisito le patenti A, B, C, D e K. Vuole lavorare, lo chiede da mesi ma il suo appello è caduto, tranne brevissimi periodi, nel vuoto. “Abbiamo bisogno dell’aiuto di qualcuno di buon cuore, che provi a mettersi nei nostri panni”, spiegano Cosimo e Daniela.
Quella del piccolo Francesco è una malattia ignota. Durante la gravidanza, Francesco cresceva piccolo ma nella norma. Qualche giorno dopo la sua nascita, i medici gli trovarono una malformazione al cuore e al cranio e da un’indagine genetica si scoprì un’anomalia cromosomica nel neonato, la stessa di cui il suo papà è portatore sano, senza saperlo. Prima dei 4 mesi, al bambino venne diagnostica una malattia che provoca l’atrofia degli arti: i medici cominciarono a parlare di ritardo nel camminare autonomamente, della necessaria logopedia. Dai 4 mesi, Francesco si nutre con omogeneizzati e per i problemi che nel tempo ha subito alle gambe, viene ricoverato per brevi periodi all’ospedale pediatrico “Gaslini” di Genova.
La giovane famiglia ora vive nella casa della nonna di Francesco, perché non riescono a pagare un affitto, tanto sono impegnati a capire come pagare le spese mediche del bimbo, sebbene quest’ultimo sia stato riconosciuto disabile al 100%, e la riabilitazione che effettua anche a Ostuni, nel centro “La nostra famiglia”.
Per chiunque volesse dare un’occasione a Mimmo, può contattare redazione di BrindisiOggi tramite l’indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Seguici sui Social