Il codice di esenzione della sclerosi multipla è 046 (Malattie croniche).

La notizia è stata confermata al dal 64° meeting annuale dell’American Academy of Neurology

L’interferone-beta, che rappresenta la terapia standard per il trattamento della sclerosi multipla, può aumentare i livelli di spasticità dei pazienti, causando loro delle difficoltà nella deambulazione. Il problema però può essere risolto interrompendo la terapia e passando all’assunzione del glatiramer acetato, che ha dimostrato di ridurre significativamente questo sintomo.

L'Associazione considera limitative le considerazioni dell'FDA

In seguito alla diffusione da parte dell’FDA statunitense di una nota in cui sono stati segnalati casi di casi di morti, ictus, distacchi e migrazioni di stent connessi alla procedura endovascolare per il trattamento dell’insufficienza venosa cronica cerebrospinale (CCSVI) , l’ Associazione CCSVI nella SM Onlus ha reso note le proprie posizioni in merito. Di seguito il comunicato stampa.

La FDA richiede la massima attenzione sui device utilizzati ma invita a proseguire le sperimentazioni in corso

La Food and Drug Administration ha allertato medici e pazienti circa i rischi connessi al metodo Zamboni nella sclerosi multipla. Secondo la FDA infatti la procedura endovascolare per il trattamento dell’insufficienza venosa cronica cerebrospinale (CCSVI) sarebbe associata a seri danni e anche alcuni decessi.

Smsocialnetwork.com è stato creato dall'azienda ospedaliera universitaria della Seconda università degli studi di Napoli

Si tratta di un'iniziativa pilota appena proposta dal centro per la sclerosi multipla dell'azienda ospedaliera universitaria della Seconda Università degli Studi di Napoli, che conta già più di 300 iscritti. Smsocialnetwork.com è il primo social dedicato ai pazienti italiani affetti da SM, e ha già riscosso grande successo.

Pare che un acido contenuto nelle foglie d'ulivo sia in grado di rallentare la progressione della sclerosi multipla. Si tratta di una notizia che arriva dalla città spagnola di Valladolid, dove il team di ricerca dell'Instituto de Biologia y Genetica Molecular (IBGM) ha effettuato uno studio su modello animale.
La scoperta, pubblicata sul British Journal of Pharmacology, potrebbe rappresentare un'ottima novità per quanti sono affetti da sclerosi multipla e da encefalomielite autoimmune.

Si tratta del modulatore della sfingosina ONO-4642, prodotto da Ono Pharmaceutical

Il farmaco sperimentale ONO-4641, un modulatore della sfingosina, sembra aver ridotto significativamente il numero delle lesioni cerebrali in pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente. Lo studio di fase II è stato presentato all’American Academy of Neurology ha coinvolto 407 pazienti tra i 18 e i 55 anni, ai quali sono stati somministrati 0,15 mg del farmaco al giorno, 0.15 mg/die oppure 0,15 mg/die per 26 settimane.

I risultati dettagliati dello studio CONFIRM presentati al meeting annuale 2012 dell’American Academy of Neurology

I risultati positivi dello studio CONFIRM – il secondo trial clinico di fase 3 teso a valutare il BG-12 (dimetilfumarato), somministrato per via orale, in soggetti affetti da Sclerosi Multipla Recidivante Remittente (SMRR) – sono stati divulgati in dettaglio in tre presentazioni durante il 64° meeting annuale dell’American Academy of Neurology (AAN) appena conclusosi a New Orleans.

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