HIV sta per Virus da Immunodeficienza Umana, ed è l’agente eziologico dell’AIDS. Il virus distrugge le cellule del sangue che sono indispensabili per il corretto funzionamento del sistema immunitario, la cui funzione è di difendere l’organismo dalle malattie. AIDS è invece l’acronimo di Sindrome da Immunodeficienza Acquisita e si manifesta quando il sistema immunitario è talmente indebolito dall’HIV che l’individuo è soggetto a un gran numero di malattie o infezioni, denominate “opportunistiche”. I primi casi di malattia furono riportati nel 1981, l’anno successivo vennero stabilite le modalità di trasmissione e nell’85 entrò in commercio il Test HIV per scoprire il virus nel sangue, poi sostituito da uno più rapido nel 1991. Nei primi anni non esistevano terapie, poi, col tempo, le cose sono molto cambiate: le terapie sono nate e si sono evolute, tuttavia non esiste ancora né un vaccino per evitare il contagio né una cura per eliminare del tutto il virus.
Il codice di esenzione dell'infezione da HIV è 020 (Malattie croniche).

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Secondo quanto sostenuto da uno studio condotto dai ricercatori italiani e pubblicato su “Journal of Acquired Immune Deficiency Syndrome” (Jaids), l’avvento della terapia antiretrovirale altamente attiva (HAART) inciderebbe notevolmente sull’aspettativa di vita dei pazienti contagiati dal virus HIV. Tanto da renderla paragonabile a quella dei soggetti sani.
Lo studio è stato realizzato grazie a Italian Collaborative HIV Aging Cohort (ICHAC), un network di quattro centri di riferimento per la cura dell'infezione da HIV del nostro Paese: il San Paolo e l’Ospedale S. Raffaele di Milano, il Policlinico di Modena e il Centro Oncologico di Aviano.

La seconda fase della sperimentazione clinica del vaccino terapeutico AT20 su pazienti affetti da HIV si è conclusa con successo. La sperimentazione è condotta dal gruppo di ricerca del prof. Arnaldo Caruso, docente di Microbiologia del Dipartimento di Medicina Molecolare e Traslazionale dell’Università degli Studi di Brescia in collaborazione con prestigiosi gruppi di ricerca inglesi, tedeschi e americani.

La Commissione Europea ha approvato dolutegravir, inibitore di un particolare enzima del virus HIV chiamato integrasi, indicato per il trattamento di adulti e adolescenti con infezione da virus HIV di età superiore ai 12 anni. Il farmaco è indicato in combinazione con altri  antiretrovirali.
Il programma di sviluppo clinico di dolutegravir è stato di amplissima portata, ed ha compreso sia pazienti naive (cioè mai sottoposti a cure antiretrovirali), sia persone già trattate, sia soggetti con infezione da virus HIV che hanno sviluppato resistenza a precedenti trattamenti ad altri inibitori dell’integrasi.

La Regione Lazio ha approvato il decreto che recepisce l’aggiornamento del protocollo terapeutico regionale sulla terapia antiretrovirale per il trattamento dei pazienti affetti da HIV, che nel Lazio sono circa 10mila. Il documento, che a parità di cure permetterà un risparmio che oscilla da 3,5 a 7 milioni di euro l’anno, è stato elaborato dal gruppo di lavoro regionale composto da esperti  del centro di riferimento Spallanzani e da quelli indicati dai policlinici universitari  Umberto I, Tor Vergata,  Gemelli , Asp , Facoltà di Economia di Tor Vergata e Area politica del  farmaco della struttura regionale.
L’aggiornamento si è reso necessario viste le nuove Linee guida Italiane di luglio 2012 sull’utilizzo dei farmaci antiretrovirali che anticipano il trattamento nelle persone affette da HIV e anche per il fatto che nel 2012 è scaduto il brevetto di alcuni dei farmaci base della terapia, altri scadranno a breve.

Finalmente anche in Italia, dopo gli USA, arriva la pillola unica in grado di racchiudere 4 trattamenti antivirali per i pazienti infettati dal virus HIV. E' una singola compressa, da prendere una sola volta al giorno. E' un farmaco che rientra nella categoria dei cosiddetti STR (single tablet regimen), che hanno notevolmente migliorato la qualità di vita dei pazienti. Infatti, mentre una decina di anni fa i pazienti infettati con il virus HIV erano costretti ad assumere molte compresse ogni giorno, oggi tutti questi trattamenti antivirali sono 'racchiusi' in una sola pillola.

La Commissione Europea ha approvato il farmaco, creato da Gilead sciences per il trattamento di pazienti adulti infettati con il virus HIV-1che non presentino farmaco-resistenza, Elvitegravir.
Elvitegravir  è un nuovo inibitore dell’integrasi virale che viene somministrazione una volta al giorno e sarà messo in commercio con il marchio Vitekta in due dosaggi (elvitegravir 85 mg e 150 mg).

Medici, pazienti e istituzioni protagonisti del “Multidisciplinary Italian LDR Expert Panel Group” organizzato dalla SIMIT per proporre un nuovo modello di cura centrato sui bisogni specifici delle persone con HIV

Si sta da ieri, 17 dicembre, svolgendo a Milano il 'Multidisciplinary Italian LDR Expert Panel Group', organizzato da SIMIT e sostenuto da AbbVie, che riunisce alcuni tra i più importanti esperti infettivologi, infermieri, microbiologi, psicologi, farmacisti ospedalieri e farmacoeconomisti insieme ai rappresentanti delle persone con HIV e delle istituzioni sanitarie, con l’obiettivo di delineare l’applicazione nella pratica clinica di strategie personalizzate di ottimizzazione e semplificazione terapeutica.
“Questo importante appuntamento promosso dalla SIMIT si caratterizza nella proposta di un modello di cura centrato sui bisogni specifici delle persone con HIV. - Dichiara il Prof. Massimo Andreoni, Presidente SIMIT e Primario di Malattie Infettive al Policlinico Universitario Tor Vergata di Roma -

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