La struttura della provincia di Forlì-Cesena è specializzata nelle forme solide di cancro
L'Istituto tumori della Romagna entra a far parte della rete dei Centri Euracan (European rare cancer), network che si occupa della cura e della diagnosi di tumori rari. La struttura di Meldola ha potuto presentare domanda di ammissione al progetto promosso dall’Unione Europea e dall’Organisation of European Cancer Institutes (OECI) per garantire a tutti i pazienti europei le migliori e più innovative cure per questo tipo di tumori e per far crescere le prospettive di guarigione dei malati.
La rete raccoglie attualmente 67 centri di 18 Paesi europei. L’Istituto Tumori della Romagna è stato ritenuto meritevole per le competenze nell'ambito dei tumori rari solidi dell'adulto sviluppate dal Centro di Osteoncologia e Tumori Rari (CDO-TR) guidato dal dottor Toni Ibrahim sotto la direzione scientifica del professor Dino Amadori, in collaborazione con i professionisti dell’ASL Romagna, sede di Forlì-Cesena. “Questo è sicuramente un ulteriore passo avanti nel processo di internazionalizzazione intrapreso dal nostro istituto – commenta Dino Amadori – che, pur mantenendo le sue forti radici nel sistema sanitario nazionale e nell’ambito della ricerca oncologica, in particolar modo nel gruppo Alleanza contro il cancro, sta lavorando nell’ottica di consolidare collaborazioni di alto valore scientifico a livello globale. Nello specifico, trattandosi di importanti patologie, seppur rare, la scelta di mettere insieme casistiche ed esperienze è sicuramente la strategia vincente”.
Con tumori rari si intende un ampio numero di tipologie di cancro con un’incidenza inferiore a 6 per 100mila abitanti, che possono interessare qualsiasi organo. Euracan ha classificato tutti i tumori solidi rari dell’adulto in 10 tipologie: i sarcomi, i tumori rari neuroendocrini, neuroncologici ginecologici, genito-urinari, quelli delle ghiandole endocrine, della zona testa-collo, del torace, del tratto digestivo, il melanoma dell’occhio e non melanoma della cute.
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