In Italia, i tumori della testa e del collo rappresentano circa il 5% di tutti i tumori maligni, al quinto posto tra i più frequenti. Sono circa 12mila i casi che vengono diagnosticati ogni anno, con un tasso di incidenza pari a 17 nuovi casi per 100mila abitanti l’anno. Entro il 2030, in Italia, tra coloro che sono affetti da tumore testa-collo, uno su due sarà over 65. Numeri non sorprendenti se si pensa che già oggi una persona su tre tra chi è colpito da questo tumore ha superato i 65 anni. Una tendenza che si mischia con l’invecchiamento della popolazione italiana, che già oggi, su circa 60 milioni di persone, conta 10 milioni di anziani.

Portata avanti da Fondazione CNAO (Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica) insieme all’Istituto Nazionale dei Tumori, e promossa dall’Italian Sarcoma Group, la sperimentazione vede coinvolti 25 centri di cura in tutto il mondo

Pavia – Per curare neoplasie particolarmente aggressive diventa fondamentale la valutazione dell'approccio terapeutico più idoneo, stabilendo l'opzione, o combinazione di opzioni, in grado di garantire allo stesso tempo la maggiore efficacia e la più ampia sicurezza per il paziente. E' proprio in questo contesto che si colloca un importante studio clinico promosso nel nostro Paese, il primo al mondo finalizzato a confrontare i benefici e gli effetti collaterali di chirurgia e adroterapia con ioni carbonio nel trattamento del cordoma dell’osso sacro, un tumore osseo raro e maligno che colpisce maggiormente i maschi.

Poco tempo fa vi avevamo raccontato la storia di Steven Babbi, il ragazzo poco più che ventenne affetto da sarcoma di Ewing e terminalista presso l’azienda Siropack Italia srl, una ditta di Cesenatico che produce imballaggi. Steven, che a causa della malattia è costretto ad assentarsi spesso dal lavoro, e che quindi ha subìto l’interruzione dell’indennizzo dello stipendio da parte dell’INPS, fortunatamente è stato sostenuto dai suoi datori di lavoro, che sono intervenuti provvedendo a garantire lo stipendio mensile al ragazzo.

I titolari della Siropack insieme a Steven Babbi (al centro)Cesenatico (FC) - Steven Babbi non ha ancora 22 anni e da 11 è affetto da sarcoma di Ewing, una rara e grave forma tumorale che colpisce le ossa. Nonostante la malattia, Steven è riuscito a diplomarsi all’istituto professionale e dal febbraio dello scorso anno è terminalista presso la Siropack Italia srl, una ditta di Cesenatico che produce imballaggi: in azienda il ragazzo è benvoluto da tutti e anzi, quando dà il suo contributo, seppur con fatica, riesce persino a stimolare i suoi colleghi.

Ipsen e il suo partner Exelixis hanno annunciato che lo studio globale di Fase III CELESTIAL ha raggiunto l’endpoint primario di sopravvivenza globale (OS), con cabozantinib che ha ottenuto un risultato in termini di mediana di sopravvivenza globale statisticamente e clinicamente significativo in confronto al placebo nei pazienti affetti da carcinoma epatocellulare avanzato (HCC). Il Comitato Indipendente incaricato della revisione dei dati dello studio ha raccomandato l’interruzione dello stesso per efficacia a seguito della revisione della seconda analisi ad interim pre-pianificata.

Bayer ha annunciato che la Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha approvato copanlisib 60 mg, in soluzione iniettabile, per il trattamento di soggetti adulti affetti da linfoma follicolare recidivato, che hanno ricevuto almeno due precedenti terapie sistemiche. L’approvazione accelerata per questa indicazione è stata concessa sulla base del tasso di risposta globale (ORR) ottenuto nei pazienti. Il mantenimento dell’approvazione per tale indicazione può essere subordinato alla verifica e alla descrizione del beneficio clinico in studi di conferma.

Parigi (FRANCIA) - Ipsen ha annunciato che l'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha convalidato la domanda di variazione dell'autorizzazione all'immissione in commercio di Cabometyx® (cabozantinib), domanda riguardante l'aggiunta di una nuova indicazione nel trattamento in prima linea del carcinoma a cellule renali avanzato (aRCC). Cabozantinib è una molecola innovativa già approvata dall’EMA per gli adulti con aRCC precedentemente sottoposti a terapia diretta contro il fattore di crescita dell’endotelio vascolare (VEGF).

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