Summit e Cambridge (USA) - Celgene Corporation e Agios Pharmaceuticals hanno annunciato che il farmaco Idhifa® (enasidenib) è stato autorizzato dalla Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti per il trattamento di pazienti adulti con leucemia mieloide acuta recidivante o refrattaria (R/R AML) e con mutazione dell'enzima 'isocitrato deidrogenasi-2' (IDH2) rilevata da un apposito test, approvato dalla stessa FDA. Enasidenib è il primo e unico inibitore orale mirato dell'IDH2.

Berlino (GERMANIA) – Bayer ha annunciato che la Commissione Europea (CE) ha autorizzato la commercializzazione del farmaco Stivarga® (regorafenib) per il trattamento di pazienti adulti con carcinoma epatocellulare (HCC) precedentemente trattati con sorafenib. Regorafenib rappresenta la prima e unica terapia di seconda linea ad aver dimostrato un significativo miglioramento della sopravvivenza globale (OS) nei pazienti con HCC.

Dr.ssa Annalisa TramaLa sopravvivenza dopo 5 anni dalla diagnosi è del 68% per le neoplasie comuni e solo del 55% per quelle rare. La dr.ssa Annalisa Trama dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano illustra tutte le iniziative a livello europeo: “In Italia, però, non è ancora operativa una Rete Nazionale per i tumori rari”

MILANO – Poco conosciuti e con una prognosi peggiore dei tumori comuni: sono i tumori rari, che rappresentano il 24% di tutti i nuovi casi di tumore e riguardano circa 5 milioni di persone nell'Unione Europea e 900mila in Italia.
In tutto sono esattamente 198 (qui la lista), ma quali criteri sono stati adottati per considerarli rari? I tumori rari, infatti, sono a tutti gli effetti delle malattie rare, ma per definirli non si utilizza il criterio scelto dall'Unione Europea per queste patologie, ovvero una prevalenza inferiore ai 5 casi su 10.000 persone. Il criterio per identificare un tumore raro si basa invece sull'incidenza, e la soglia è di 6 casi su 100.000 nella popolazione europea.

Milano – Bayer ha annunciato che il Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha dato parere positivo su regorafenib per il trattamento dei pazienti adulti con epatocarcinoma (HCC) precedentemente trattati con sorafenib. Nello studio di Fase III RESORCE, regorafenib è il primo e unico trattamento a dimostrare un miglioramento significativo della sopravvivenza nei pazienti con HCC in seconda linea, che in precedenza non avevano altre opzioni terapeutiche. La decisione finale sull’approvazione da parte della Commissione Europea è attesa nei prossimi due mesi.

Le cure palliative per il glioma, un tumore raro del cervello, con un'incidenza di circa 5-6 casi per 100.000 persone adulte per anno, hanno un crescente ruolo strategico. Per questo motivo, l’Associazione europea di Neuro-Oncologia (EANO) ha promosso una task force con l’obiettivo di definire le attuali conoscenze scientifiche nell’ambito delle cure palliative e di supporto in neuro-oncologia e di produrre linee guida e raccomandazioni per il trattamento. I risultati dell’ampio lavoro sono stati recentemente pubblicati su Lancet Oncology di giugno. La task force europea è stata coordinata da Andrea Pace, responsabile della neuro-oncologia dell’Istituto nazionale Tumori Regina Elena.

Milano - Celgene Corporation e Agios Pharmaceuticals hanno annunciato nuovi dati di efficacia e sicurezza dallo studio clinico in corso, di Fase I/II, mirato alla sperimentazione del farmaco orale IDHIFA® (enasidenib) nei pazienti con leucemia mieloide acuta in recidiva o refrattaria (LMA R/R) e mutazione di IDH2 (isocitrato deidrogenasi-2). Enasidenib è il primo inibitore orale per l’enzima mutato IDH2 che ha dimostrato nello studio un tasso di risposta globale del 40,3% con un tasso di risposta completo del 19,3%. I dati sono stati presentati in una sessione orale durante il Congresso annuale dell’ASCO (American Society of Clinical Oncology) e pubblicati online in contemporanea sulla rivista Blood.

USA - Bristol-Myers Squibb ha annunciato che la Commissione Europea (CE) ha autorizzato l'uso di nivolumab (Opdivo®), in monoterapia, per il trattamento del carcinoma a cellule squamose della testa e del collo (SCCHN) in adulti con malattia in avanzamento durante o dopo la terapia a base di platino. Nivolumab è il primo e unico agente immuno-oncologico (I-O) ad aver mostrato, in un trial clinico di Fase III, di poter indurre un significativo miglioramento della sopravvivenza globale (OS) in questa popolazione di pazienti.

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