I risultati di uno studio recentemente pubblicato sulla rivista specializzata Cancer Research, sembrerebbero dimostrare che la cosiddetta avocatina B (avocatin B), una molecola lipidica estratta dal frutto di avocado, possa rappresentare uno strumento per trattare la rara malattia ematologica nota col nome di leucemia mieloide acuta (AML).

Il 24 settembre 2014 sono state presentate due interrogazioni parlamentari. La prima di Maria Rizzotti, relativa alla registrazione del farmaco Ponatinib; la seconda, di Maurizio Romani riguardo all’inserimento della leucemia mieloide cronica (LMC) e della leucemia linfoblastica acuta (LLA) nell'elenco delle malattie rare.

Axitinib, un inibitore orale selettivo dei recettori 1,2,3 del fattore di crescita vasculo-endoteliale, ha dimostrato di inibire la mutazione T315I di BCR-ABL in pazienti con leucemia mieloide cronica e leucemia linfatica acuta a cellule B cromosoma Philadelphia positiva.

La società farmaceutica ARIAD ha recentemente diffuso un comunicato stampa in cui ha annunciato che il farmaco ponatinib, rivolto al trattamento della Leucemia Mieloide Cronica (LMC) e della Leucemia Linfoblastica Acuta Philadelphia positiva (LLA Ph+), ha recentemente ottenuto l’approvazione da parte dell’Agenzia Europea per i Medicinali e dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). Secondo quanto indicato nel comunicato, ponatinib sarebbe utile per la cura di pazienti affetti da LMC in fase cronica, accelerata o blastica e che risultano resistenti o addirittura intolleranti al trattamento con dasatinib o nilotinib.

ARIAD Pharmaceuticals, Inc.  ha annunciato oggi di aver concluso le consultazioni con le autorità sanitarie statunitensi ed europee relativamente alla progettazione di una sperimentazione randomizzata dose-ranging per valutare tre dosi iniziali di Iclusig® (ponatinib) in pazienti affetti da leucemia mieloide cronica refrattaria in fase cronica (CML-CP). Si prevede che la sperimentazione fornirà delle direttive per l'uso ottimale di Iclusig per questo tipo di pazienti e inizierà entro la metà del 2015. Circa 450 pazienti saranno arruolati nelle sperimentazioni cliniche in tutto il mondo.

Uno studio multicentrico internazionale di fase III, pubblicato sul Journal of Clinical Oncology, ha mostrato che né l'agente elacitarabina né altri sette regimi di salvataggio ampiamente utilizzati hanno offerto un beneficio clinicamente significativo a pazienti con leucemia mieloide acuta (LMA) recidivante/refrattaria.

Al 55° congresso annuale dell’American Society of Hematology (ASH) sono stati presentati i risultati a quattro anni di uno studio di Fase III, denominato “DASISION”,  da cui sembra emergere la maggiore efficacia di dasatinib, rispetto a imatinib, nel trattamento di pazienti adulti affetti da leucemia mieloide cronica in fase cronica (CML-CP).

Seguici sui Social

Iscriviti alla Newsletter

Iscriviti alla Newsletter per ricevere Informazioni, News e Appuntamenti di Osservatorio Malattie Rare.

Sportello Legale OMaR

Tumori pediatrici: dove curarli

Tutti i diritti dei talassemici

Le nostre pubblicazioni

Malattie rare e sibling

30 giorni sanità

Speciale Testo Unico Malattie Rare

Guida alle esenzioni per le malattie rare

Partner Scientifici

Media Partner


Questo sito utilizza cookies per il suo funzionamento. Maggiori informazioni