Il mieloma multiplo (MM) è un tumore del midollo osseo, più frequente negli uomini che nelle donne, e si presenta nella larga maggioranza dei casi dopo i 60 anni. La malattia è causata dal danneggiamento del DNA di alcune plasmacellule, cellule immunitarie che hanno la funzione di produrre anticorpi e difenderci dalle infezioni. Le cellule del mieloma sono caratterizzate dalla produzione in eccesso di un anticorpo, noto come paraproteina o Componente M, che viene rilevato nel siero del paziente e facilita la diagnosi. Inoltre, viene prodotta anche una grande quantità di citochine, segnali dell’infiammazione, che possono interferire con la formazione delle altre cellule del sangue o con la sintesi di osteoclasti, le cellule dell’osso, innescando fragilità e fratture ossee tipiche di questa forma tumorale.

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Roma, 13 maggio 2013 - Il Gruppo Sigma-tau ha annunciato oggi che il nuovo antitumorale proprietario, SST0001, è oggetto di uno studio internazionale di fase I nel Mieloma Multiplo presso il Dipartimento di Ematologia e dell’Unità di Trapianto del Midollo dell’ Azienda Ospedaliera Giovanni XXIII di Bergamo (Italia) diretto dal Prof. Alessandro Rambaldi e la Divisione di Ematologia, Trapianto di Midollo e Banca del Cordone Ombelicale presso il Chaim Sheba Medical Center a Tel Hashomer (Israele) diretto dal Prof. Arnon Nagler.

L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) in accordo con l’Agenzia Europea dei Medicinali ha pubblicato una Nota Informativa Importante contenente informazioni di sicurezza sull’uso di talidomide.
Secondo uno studio in corso, un aumento statisticamente significativo del rischio di secondi tumori primari ematologici (leucemia mieloide acuta (LMA) e sindromi mielodisplastiche (SMD)) è stato osservato in pazienti con mieloma multiplo non trattato in precedenza che assumevano melfalan, prednisone e talidomide, rispetto ai pazienti trattati con lenalidomide più desametasone.

Regno Unito - La società farmaceutica Janssen ha annunciato la collaborazione con il Cancer Research Technology (CRT) e l’Institute of Cancer Research del Regno Unito per lo sviluppo di nuovi trattamenti contro il mieloma multiplo. La collaborazione nasce con l’obiettivo di identificare nuove molecole e sviluppare potenziali farmaci in grado di bloccare una proteina chiave delle cellule di mieloma coinvolta nel processo di segnalazione cellulare denominato unfolded protein response (UPR).

Per ora la sperimentazione è stata effettuata solo sul modello animale

Un gruppo di ricercatori dell’Università di Milano, coordinato dalla Dott.sa Raffaella Chiaramonte, hanno sviluppato insieme alla Texas Tech University una nuova possibilità terapeutica per il trattamento del mieloma multiplo.
Benché recentemente lo sviluppo di nuovi farmaci abbia prolungato l’aspettativa di vita dei pazienti, il mieloma multiplo rimane a tutt’oggi una patologia incurabile e rappresenta il secondo più comune tumore ematologico in Europa ed in America Settentrionale.

Il farmaco Revlimid (lenalidomide) commercializzato da Celgene ha  recentemente ottenuto l’approvazione per il trattamento di pazienti  affetti da mieloma multiplo recidivante o refrattario in Cina. Il  farmaco ha ottenuto l'approvazione totale, che comprende una licenza per  l'importazione di medicinali (IDL), da parte della SFDA cinese (State Food and Drug Administration) per l'impiego in combinazione con il  desametasone come trattamento per pazienti affetti da mieloma multiplo recidivante o refrattario che siano stati in precedenza sottoposti ad  almeno una terapia.

UE - Un grande studio internazionale, che ha coinvolto 22 centri di ricerca di tutta Europa, ha valutato attentamente i fattori di rischio del mieloma multiplo, una particolare forma di leucemia.
Secondo lo studio EPILYMPH, pubblicata sul Journal of Occupation Medicine and Toxicology, i principali fattori di rischio sono dunque legati al lavoro agricolo, la stampa e la pulizia.

Buone notizie per i pazienti affetti da mieloma multiplo: non più solo somministrazione di farmaci per via endovenosa. La Commissione Europea ha infatti approvato una nuova opzione terapeutica, la somministrazione per via sottocutanea di bortezomib. La via sottocutanea riduce gli effetti collaterali  in termini di frequenza e gravità, migliorando la qualità della vita dei pazienti.

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