Le malattie croniche sono patologie che presentano sintomi costanti nel tempo e per le quali le terapie non sono quasi mai risolutive.
L'incidenza di queste patologie, che possono essere di origini molto diverse, è molto alta. Le malattie croniche rappresentano circa l'80 per cento del carico di malattia dei sistemi sanitari nazionali europei.

Un italiano su due non sa che queste patologie si possono prevenire.
Il prof. Luigi di Matteo, Vice Presidente SIR: “in ancora troppi casi si interviene quando è già tardi, e le cure risultano così meno efficaci”

Roma - Le malattie reumatiche sono oltre 150 e interessano più di 5 milioni di italiani. Secondo gli esperti sono in costante aumento, e il numero di nuovi casi è destinato a crescere di pari passo con l'età media della popolazione. Ciò nonostante, sono patologie sottovalutate dalla maggioranza dei cittadini, e ancora troppe diagnosi giungono in ritardo. La Società Italiana di Reumatologia (SIR) ha perciò deciso di promuovere, su tutto il territorio nazionale, la campagna itinerante #ReumaDays: la SIR incontra i cittadini. L'obiettivo è aumentare il livello di consapevolezza e conoscenza del pubblico su disturbi gravi e invalidanti come artrite reumatoide, reumatismi extra-articolari, artrosi o connettiviti.

Il progetto è coordinato da Transactiva Srl e vede la partecipazione delle Università di Udine e Trieste

La ricerca di trattamenti per la malattia di Crohn ora volge lo sguardo verso la terapia orale, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita delle persone che soffrono di questa patologia (circa 150-200 ogni 200.000 abitanti). Per studiare un approccio integrato di questo tipo a Trieste è partito il progetto 'oraCle', condotto da tre aziende del biotech e dalle Università di Udine e Trieste, tramite Friuli Innovazione. Il progetto, della durata di 21 mesi, è cofinanziato con oltre 877mila euro dalla Regione Friuli Venezia Giulia, nell'ambito del programma POR FESR 2014-2020.

Milano – Janssen Research & Development, partner di sviluppo di Bayer, ha presentato domanda supplementare alla FDA, l’Autorità regolatoria statunitense, per l'autorizzazione all’immissione in commercio del farmaco rivaroxaban, in associazione ad aspirina a basso dosaggio, per il trattamento di pazienti con coronaropatia (CAD) e/o arteriopatia periferica (PAD) cronica.

Osaka (GIAPPONE) e Lovanio (BELGIO) - Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), insieme al Comitato per le Terapie Avanzate (CAT), ha raccomandato l’autorizzazione all'immissione in commercio della molecola sperimentale Cx601 (darvadstrocel) per il trattamento delle fistole perianali complesse in pazienti adulti con malattia di Crohn luminale non attiva o lievemente attiva, nel caso in cui le fistole abbiano mostrato una risposta inadeguata ad almeno una terapia convenzionale o biologica.

Cagliari – Si stima che in Italia ci siano circa 300.000 pazienti diagnosticati con epatite C e un numero imprecisato di persone inconsapevoli di aver contratto l’infezione. Negli ultimi tre anni è profondamente mutato lo scenario della terapia delle malattie epatiche da virus C e, con la disponibilità dei nuovi farmaci ad azione antivirale diretta, è oggi possibile curare la maggior parte dei pazienti, a prescindere dallo stadio della malattia.

Lo studio HPTN 084 valuterà iniezioni del farmaco somministrate ogni due mesi

Londra (REGNO UNITO) – ViiV Healthcare, azienda globale specializzata nell’HIV a maggioranza GSK, con Pfizer Inc. e Shionogi Limited come azionisti, ha annunciato la partenza dello studio di Fase III HPTN 084, mirato a valutare cabotegravir a lunga durata d’azione nella prevenzione dell’infezione da virus HIV nelle donne sessualmente attive. Lo studio valuterà le iniezioni di cabotegravir ogni due mesi in confronto alla profilassi orale giornaliera pre-esposizione (PrEP) con emtricitabina/tenofovir disoproxil fumarato.

Sala gremita e grande interesse dei presenti alla presentazione del primo Registro Asma Grave, tenutasi l’1 e il 2 dicembre a Milano, un’iniziativa nata in seno alla collaborazione fra due società scientifiche: l’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO) e l’Associazione Allergologi e Immunologi Territoriali e Ospedalieri (AAIITO). Il Registro rappresenta il più grande studio multicentrico, osservazionale trasversale e/o retrospettivo di tipo non interventistico mai realizzato fino ad ora in Italia sull’asma grave. Novanta centri italiani, per cinque anni, raccoglieranno dati che consentiranno la definizione di corretti percorsi di identificazione dei pazienti con asma grave e 'near fatal asma'.

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