Le malattie croniche sono patologie che presentano sintomi costanti nel tempo e per le quali le terapie non sono quasi mai risolutive.
L'incidenza di queste patologie, che possono essere di origini molto diverse, è molto alta. Le malattie croniche rappresentano circa l'80 per cento del carico di malattia dei sistemi sanitari nazionali europei.

Aggregato di cellule staminali neurali in coltura - Per cortesia dell'Ospedale San RaffaeleLa sperimentazione è stata presentata lunedì, al Congresso scientifico di FISM, e avrà lo scopo di valutare la sicurezza di questo potenziale approccio terapeutico

Milano – Per la prima volta al mondo un paziente affetto da sclerosi multipla (SM) cronica in stadio avanzato ha ricevuto una terapia a base di cellule staminali neurali presso l’unità operativa di Neurologia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, una delle 18 strutture di eccellenza del Gruppo Ospedaliero San Donato. La terapia, denominata STEMS, è frutto di oltre 10 anni di ricerca svolta dal gruppo del professor Gianvito Martino, Direttore Scientifico dell’Ospedale San Raffaele e capo Unità di ricerca in Neuroimmunologia, mentre l’implementazione del protocollo clinico è stata a cura del Centro Sclerosi Multipla, diretto dal professor Giancarlo Comi, primario di Neurologia e direttore dell’Istituto di Neurologia Sperimentale del San Raffaele.

Il prof. Martino (Ospedale San Raffaele): “Oggi, sulla base dei risultati da noi ottenuti, è cambiato il modo di percepire le potenzialità curative delle staminali una volta trapiantate”

Avrà luogo in Italia e si protrarrà per i prossimi 3 anni quella che rappresenta, a tutti gli effetti, la prima sperimentazione umana al mondo sull'impiego di cellule staminali neurali per il trattamento della sclerosi multipla (SM). A spiegare, nei dettagli, il modo in cui si svolgerà lo studio clinico è il suo coordinatore, il professor Gianvito Martino, direttore scientifico dell'Ospedale San Raffaele di Milano, illustrando i concetti fondamentali di una strategia di cura basata sul trapianto di staminali neurali e ripercorrendo le tappe principali del lungo lavoro di ricerca che ha permesso di giungere al traguardo del primo test sull'uomo.

Ne soffre il 7% degli uomini dai 50 anni in poi. A sei mesi dall’autorizzazione dell’indicazione in Italia, i dati raccolti durante la pratica clinica, presentati al Congresso nazionale di Andrologia, risultano in linea con i risultati dei trial clinici.

Un problema del sesso maschile non da poco: determina curvatura e accorciamento del pene, dolore, problemi durante l’erezione e un conseguente peggioramento della qualità di vita di chi ne soffre. Si tratta della malattia di La Peyronie, una patologia tendenzialmente sottodiagnosticata e sottotrattata, che in Italia colpisce prevalentemente il 7% della popolazione tra i 50 e i 70 anni, ma che può insorgere a tutte le età.

La Federazione Alzheimer Italia e UNAMSI (Unione Nazionale Medico Scientifica di Informazione) hanno indetto la VI edizione del Premio giornalistico ''Alzheimer: informare per conoscere - cura, ricerca, assistenza''. Il Premio, annuale, è stato istituito il 21 settembre 2011, Giornata Mondiale Alzheimer, nell'intento di promuovere la più sensibile, corretta e completa informazione sulla malattia che con la memoria si porta via un'intera esistenza.

Parigi (FRANCIA) e Tarrytown (USA) - Sanofi e Regeneron Pharmaceuticals hanno annunciato che la Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha ufficialmente autorizzato l'impiego del farmaco sarilumab (Kevzara®) per il trattamento di pazienti adulti affetti da artrite reumatoide (RA) moderata o grave che hanno manifestato precedente intolleranza o risposta inadeguata a una o più 'terapie antireumatiche modificanti la malattia' (DMARD), come il metotressato (MTX).

Campagna SAi Che?Colpisce soprattutto i ventenni maschi: dopo un mese di dolore persistente bisogna rivolgersi a un reumatologo. Sabato 20 maggio la campagna di sensibilizzazione

Sei giovane, intorno ai 25 anni, e soffri di mal di schiena, soprattutto di notte, e al mattino ti alzi irrigidito? Forse l’ultima cosa che pensi è di aver contratto la spondilite anchilosante (SA), una malattia cronica molto seria a carico della colonna vertebrale. Eppure è questo l’identikit del paziente con SA, patologia che colpisce da giovani, intorno ai 20-25 anni e che interessa in particolar modo i maschi. "Dopo un mese di persistenza del dolore è bene rivolgersi a un reumatologo, soprattutto se i sintomi si presentano di notte e se c’è una predisposizione familiare", dichiara il prof. Gianfranco Ferraccioli, Ordinario di Reumatologia. Fondazione Policlinico Gemelli di Roma. "Anche se le cause della SA non sono ancora comprese chiaramente, sappiamo con certezza che il gene HLA-B27 è associato a un significativo aumento del rischio di sviluppare la SA e la malattia insorge con maggiori probabilità nei familiari di persone affette".

Milano. Sono 4,7 le pazienti che in media, in un anno, affrontano una gravidanza in un centro per la Sclerosi Multipla (SM), e nel 70% dei casi si tratta di una gravidanza programmata. Sia i neurologi (media di 8,5 voti su 10), sia i ginecologi (media di 7,9 voti su 10) si dichiarano favorevoli a supportare il desiderio di maternità delle donne con SM, tema che viene affrontato, nel 55% dei casi, al momento della diagnosi. Questi alcuni dati della ricerca Doxa Pharma, commissionata da Teva Italia, dal titolo “Il management del percorso di gravidanza nelle pazienti affette da Sclerosi Multipla”, che ha visto coinvolti 80 neurologi e 120 ginecologi. L'indagine è stata presentata il 10 maggio, in occasione della conferenza stampa del congresso BEMS® (Best Evidences in Multiple Sclerosis), che si è svolta presso l’Unicredit Pavilion a Milano.

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