La malattia di Kawasaki, una vasculite infantile delle arterie di media e piccola dimensione a eziologia sconosciuta, è attualmente trattata con la terapia di corticosteroidi. Uno studio giapponese pubblicato su The Lancet ha recentemente valutato una terapia aggiuntiva a base di prednisolone e immunoglobuline per ridurre l'incidenza di anomalie delle arterie coronarie.
La terapia combinata è stata testata grazie a uno studio randomizzato in aperto, denominato RAISE e condotto in 74 ospedali giapponesi tra il settembre 2008 e il dicembre 2010. Il team medico ha somministrato a 125 pazienti immunoglobuline e prednisolone per via endovenosa, a 123 pazienti solo immunoglobuline. L’incidenza delle anomalie delle arterie coronarie è risultata significativamente più bassa nel gruppo di pazienti che hanno assunto immunoglobuline e prednisolone insieme. Gli eventi avversi sono invece risultati simili tra i due gruppi e comunque di bassa entità.
Secondo gli autori dello studio dunque l'aggiunta di prednisolone al regime standard di immunoglobuline per via endovenosa migliora i risultati delle arterie coronarie in pazienti con grave malattia di Kawasaki in Giappone. Sarà ora necessario effettuare nuovi studi su una popolazione di etnia mista.
La malattia di Kawasaki (KD) è complicata da aneurismi periferici e coronarici nel 20-35 per cento dei pazienti non trattati. È la causa più comune di cardiopatia acquisita nei bambini dei paesi sviluppati e può essere causa di cardiopatia ischemica nell'età adulta. Sebbene la KD sia stata descritta in tutto il mondo, è più frequente nelle popolazioni Asiatiche, in particolare in quella Giapponese. L'incidenza annuale per 100.000 bambini sotto i cinque anni di età è 8,1 in Gran Bretagna, 17,1 negli Stati Uniti e 112 in Giappone.
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