Alberto Nicolini, tecnico specializzato Ottobock, spiega in cosa consiste la personalizzazione della tuta e come avviene il primo approccio con il dispositivo

Nel dicembre scorso, Osservatorio Malattie Rare (OMaR), con il contributo non condizionante di Ottobock, ha organizzato il webinar "I veri supereroi indossano la neurotuta. Neurostimolazione applicata alle malattie rare". Tra gli interventi, quello di Alberto Nicolini, tecnico specializzato Ottobock, ha illustrato brevemente come si svolge il lavoro tecnico con la Exopulse Mollii Suit (clicca qui o sull’immagine dell’articolo per guardare il video).

La cosa più importante quando si parla di Mollii Suit è sicuramente la configurazione personalizzata”, ha spiegato Nicolini. “Una volta capito se la tuta è adatta o meno, si passa alla configurazione vera e propria, che può avvenire sia presso uno dei centri Ottobock, sia in una struttura scelta dal paziente”.

Il ruolo del tecnico, ha sottolineato, è quello di seguire questa fase iniziale e assicurarsi che la stimolazione venga correttamente adattata alla persona: “Quello che facciamo è creare una configurazione sulla base dei feedback del paziente o del fisioterapista, in modo che la stimolazione sia efficace e ben tollerata”.

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