Il codice di esenzione dell'epatite C è 016 (Malattie croniche – Epatite cronica attiva).

La denuncia di Cittadinanzattiva e EpaC Onlus

Dopo 2 mesi dalla (teorica) possibilità di accedere ai nuovi farmaci salvavita contro l’epatite C, e 18 mesi di attesa perché questa decisione venisse presa, i cittadini non possono ottenerli se non a fronte di forti limitazioni. A denunciare la situazione sono Cittadinanzattiva e Epac: "La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Determina dell’Agenzia Italiana del Farmaco è infatti avvenuta due mesi fa - spiegano le associazioni - e prevede la rimborsabilità a carico del Servizio sanitario nazionale. Questa decisione,  giunta dopo un’attesa di 18 mesi, avrebbe garantito ai cittadini l’accesso gratuito a una terapia rivoluzionaria e salvavita."

I pazienti ora costretti a percorrere anche 100 km per ottenere i medicinali

La Regione Veneto ha stabilito, con delibera del 31 dicembre 2012, che i nuovi farmaci per l'epatite C (Boceprevir e Telaprevir) saranno dispensati ai pazienti unicamente da Centri di Riferimento, individuati in base a criteri "tecnico-scientifici" e "logistici". I Centri attualmente designati sono i solo i reparti di Malattie Infettive, Gastrenterologia e Medicina situati presso i capoluoghi di provincia, escludendo tutti quelli che operano in periferia, nonostante il grande bacino d’utenza al quale si riferiscono (si pensi a Bassano, Castelfranco Veneto, Cittadella, Conegliano, Legnago, San Donà di Piave).

Boehringer Ingelheim ha annunciato qualche giorno fa l’arruolamento dei primi pazienti nel programma di studi clinici di Fase III HCVerso™ per la terapia dell’epatite C senza interferone (IFN). Si tratta di un regime terapeutico sperimentale polimodale con l’inibitore di proteasi di nuova generazione Faldaprevir (BI 201335) in monosomministrazione,  l’inibitore non nucleosidico della polimerasi BI 207127 e la ribavirina.

Potrà essere usato nei pazienti non idonei al trattamento con interferone

L’Fda, agenzia del farmaco statunitense, ha ampliato le indicazioni di eltrombopag per comprendere anche il trattamento della trombocitemia associate all’epatite C cronica. Si tratta della prima terapia di supporto per pazienti non eligibili a una terapia a base di interferone a causa della bassa conta piastrinica.

L’epatite C potrebbe essere curata senza interferone, attuale base della terapia farmacologica per circa un milione e mezzo di italiani, non priva di effetti collaterali. La novità arriva dal Liver Meeting 2012, il congresso annuale della American Association for the Study of the Liver (Aasl) svoltosi a Boston (Usa), dove sono stati presentati diversi studi su terapie promettenti che non necessitano l’utilizzo di interferone.

L’Italia conquista il primo posto nella classifica europea dei casi di infezione da Epatite C. Con oltre 1 milione di malati al nostro Paese spetta questo primato negativo.
Secondo l’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità – questa patologia del fegato è da considerarsi un’emergenza sanitaria globale.

USA – Un anticorpo monoclonale umano, sviluppato dalla MassBiologics della University of Massachusetts Medical School sembra in grado di prevenire l’infezione da epatite c. L’anticorpo, che per ora è stato testato sugli scimpanzè, si chiama HCV1 ed è in grado di proteggere il fegato dall’infezione.

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